Innovazione, fotonica e 5G per accelerare l'internet delle cose
Sant'Anna di Pisa e Centro Ricerche Ericsson per futuro tlc mobili

ROMA - Dall'elettronica alla fotonica e alla rete mobile 5G, per supportare l'espandersi della rete e accelerare l'arrivo dell' "internet delle cose». A Pisa, dove 30 anni fa l'Italia entrò per la prima volta in rete, la ricerca italiana prepara la nuova rivoluzione, in particolare grazie alla Scuola Superiore Sant'Anna, con il suo Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione) e al Centro Ricerche Ericsson. E sempre a Pisa si trova il Centro INPHOTEC di fotonica integrata, realizzato con il contributo della Regione Toscana, al cui interno si trova una "camera bianca" di 700 metri quadrati, del valore di 12 milioni di euro, dove avvengono i processi tecnologici per la realizzazione dei chip fotonici destinati agli apparati di rete. Unico sito in Italia dove è possibile progettare e realizzare i processori fotonici su silicio.
Il «cloud robotics»
La collaborazione consolidata tra Istituto TeCIP e Centro Ricerche Ericsson - sottolinea la Sant'Anna - che ha permesso di far raggiungere all'Italia record mondiali di velocità di trasmissione in rete, oggi guarda a prototipi di componenti, moduli e sottosistemi fotonici innovativi che avranno un ruolo dirompente per il 5G, che - in ambito di ricerca - ha già trovato un primo utilizzo con l'Istituto di Biorobotica della Sant'Anna di Pisa e con altre aziende toscane, per dare vita al primo esempio di "cloud robotics». Adesso la partnership guarda alla fotonica e al 5G, tecnologia disponibile nel 2020, quando saranno circa 7,5 miliardi gli abbonamenti alla banda larga mobile, in grado di generare un traffico dati 10 volte maggiore rispetto a quello attuale, per il quale sarà necessario disporre di "autostrade" lungo le quali far correre i dati.
L’Internet del futuro
"L'internet del futuro non sarà soltanto quella che conosciamo - commenta Giancarlo Prati, direttore dell'Istituto TeCIP - l'internet delle persone e dei social network, ma anche e soprattutto l' 'internet delle cose'. La nostra auto parlerà con quelle che la circondano, il lampione spiegherà al turista tutto quello che si trova nelle vicinanze. Animare le cose sarà un cambiamento di rilievo nel modo di vivere. La quantità di dati da gestire crescerà in maniera significativa. Per questa evoluzione serve anche una evoluzione tecnologica che la sostenga. Questa tecnologia sta arrivando e si chiama fotonica integrata». "La fotonica - sottolinea Prati - fa uso dell'energia della luce per la comunicazione e per l'elaborazione dell'informazione. I 'fotoni' sono quantità di energia luminosa, la vecchia elettronica sfrutta invece il moto degli elettroni nella materia, come ben sappiamo. La differenza non è di poco conto, in velocità e in consumo energetico soprattutto, a favore della fotonica".
Il ruolo di Ericsson
"Ericsson e la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa - dichiara Nunzio Mirtillo, amministratore delegato di Ericsson Italia e presidente della Regione Mediterranea Ericsson - hanno alle spalle una lunga storia di collaborazioni di successo e questa partnership sul 5G testimonia il ruolo centrale dell'Europa e dell'Italia nello sviluppo delle comunicazioni mobili del futuro. È fondamentale continuare ad alimentare l'ecosistema virtuoso dell'innovazione tra imprese e università, con l'obiettivo di sviluppare tecnologie ad alto valore aggiunto a sostegno della Società Connessa."