24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
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Flock'in, la social app per vivere la tua città

Flock'in permette edere in modo del tutto anonimo dove si trovano gli altri utenti raggruppati in una determinata zona attraverso una mappa aggiornata in tempo reale

Foto: Shutterstock

TORINO - Pensate come sarebbe bello poter scoprire, ancor prima di andarci, com’è un locale, un ristorante o un party. E questo in tempo reale, grazie ai feedback lasciati da chi si trova proprio in quel momento nella vostra zona. E’ quello che promette di fare Flock’in, la prima «social map» per socializzare in città.

Come nasce Flock’in
L’app è nata a Torino da un gruppo di giovani laureati in discipline informatiche, elettroniche, marketing e arti visuali e sociali ed è supportata da TreataBit, programma di accelerazione di I3P, l’incubatore delle imprese del Politecnico di Torino. «Quando ho dovuto recarmi a Boston per lavoro - racconta Massimo Fren, CEO di Flock’in - ho fatto molta difficoltà a trovare il locale giusto per me. Sono stato rimbalzato in tutta la città su consiglio di alcuni passanti e mi sono ritrovato in posti che erano completamente fuori dalla mia portata. Ho passato tutta la notte in taxi e alla fine sono tornato a casa. L’idea è nata da quell’esperienza. Ho pensato che sarebbe stato bello poter avere una mappa e sapere dove si trovano le persone che mi interessano proprio in questo momento». E così è partito il progetto, come sempre, l’analisi di mercato, dei competitor e poi la full immersion per creare un prodotto che fosse appetitoso per gli utenti.

Come funziona Flock’in
Il sistema di Flock’in è molto semplice e intuitivo. Al momento è incentrato principalmente su un target universitario e focalizzato sulla città metropolitana di Torino. In poche parole l’app permette di vedere in modo del tutto anonimo dove si trovano gli altri utenti raggruppati in una determinata zona attraverso una mappa aggiornata in tempo reale. Si tratta dei «flock», raggruppamenti di persone che danno il nome all’app. Il logo scelto, non a caso, è una pecora, un animale gregario che preferisce il gruppo alla solitudine. In Flock’in chi si trova geolocalizzato all’interno di un folk può chattare con tutti gli utenti presenti, condividere i propri pensieri attraverso short message, foto o suoni, mantenendo la privacy, inviare messaggi anonimi visibili a tutti, creare eventi e mandare inviti.

Come trascorrere il tempo libero con Flock’in
L’app, poi, introduce lo «shout»: in questo modo tutti gli utenti possono urlare liberamente il proprio pensiero in 100 caratteri e divulgarlo alla rete in modalità anonima. «Molti giovani si comunicano come sono le serate in un determinato locale - continua Massimo -. Altri sono, ad esempio, giocolieri o artisti di strada che invitano il pubblico ad assistere al loro spettacolo». Flock’in è una sorta di «campus virtuale» che permette di esprimere liberamente le proprie idee, conoscere i luoghi più frequentati e seguire le tendenze, scoprendo così la città vera, quella attiva, che si ritrova, si sposta e si unisce. «Dopo aver raggiunto una massa critica su Torino puntiamo ad altre città, ovviamente - conclude Massimo -. Abbiamo poi tutto il discorso relativo agli eventi. L’utente potrà creare sull’app un proprio evento proponendo alle persone di parteciparvi anche in tempo reale, sulla base di chi si trova nei paraggi». Insomma, Flock’in è un nuovo modo di concepire il tempo libero, per spostarsi nel locale giusto, senza il rischio di fare un buco nell’acqua.