Le Facebook Reaction impazzano sul web, ma cambieranno il social network
Per utilizzare una delle Reaction è sufficiente cliccare sul tasto «Mi Piace», scorrere e selezionare l’emoticon che si addice di più al proprio stato d’animo. Sul web sono impazzate le parodie
ROMA - Le abbiamo notate tutti e, se i nostri amici non ci hanno fatto caso, ci siamo apprestati velocemente a farglielo notare e soprattutto, insegnare come funzionano. Le nuove Reaction di Facebook hanno letteralmente invaso il web, portandosi alle spalle addirittura le parodie. Tante, infatti, le interpretazioni relative a queste simpatiche faccine, soprattutto in relazione ai dialetti delle varie regioni italiane.
Come funzionano le Reaction
Per ottemperare alle esigenze degli oltre 1,5 miliardi di persone che usano attualmente Facebook il team di sviluppatori ha pensato di affiancare al pulsante «Mi Piace» cinque emoji relative a diversi stati d’animo quali «angry», «sad», «love», «wow», e «ahah». Bocciata, secondo le indiscrezioni, l’emoticon «yay» (un nostro equivalente di «evviva»), testata in sei Paesi, ma non inclusa nel pacchetto in quanto non universalmente conosciuta. Per utilizzare una delle Reaction è sufficiente cliccare sul tasto «Mi Piace», scorrere e selezionare l’emoticon che si addice di più al proprio stato d’animo.
Feedback per le aziende e commenti al volo
Da ieri pomeriggio, oltre al classico Like che è diventata quasi una moda, sono comparse le emoticon Reaction che rappresentano diversi stati d’animo da associare al post col quale vogliamo interagire. In barba al popolo del web che reclamava il pulsante «Non Mi Piace» Marck Zuckerberg ha pensato a un’altra soluzione, più immediata e completa: le Reaction, infatti, rispondono all’esigenza di lasciare un’interazione al volo, senza la difficoltà di scrivere un commento. Il rischio di impoverimento di discussioni è dietro l’angolo, ma a primo acchito le Reaction sono piaciute, parodie a parte. Le «reactions» sono disponibili sia per i profili personali che per le pagine, e ciò avrà un impatto che i marketing manager non si possono permettere di sottovalutare. Da un lato avranno la possibilità di capire meglio e più velocemente le reazioni dei fan ai contenuti pubblicati (anche se ancora la dashboard degli Insights non è stata aggiornata per esporle). Dall’altro le aziende si troveranno a fare i conti con feedback non necessariamente positivi, che saranno immediatamente visibili a tutti, tanto da scatenare effetti imitativi poco gradevoli. Quello che sembra solo un cambiamento grafico potrebbe, in realtà, profilarsi come una modifica radicale di concepire il social network, soprattutto relativamente a chi, con Facebook, ci fa business.