27 aprile 2024
Aggiornato 03:00
non solo social eating

Bistro in Vitro, il primo ristorante dove si «mangia» la carne sintetica

Potete prenotare un tavolo, scegliere il menù e «gustarvi» piatti di carne made in vitro. Il progetto è solo virtuale, ma fa riflettere. I cibi sintetici saranno il nostro futuro?

AMSTERDAM - Che ne dite di patè fatto con le cellule staminali? Oppure di un cubetto di carne che non è carne? Oppure di una bistecca di pollo che le ali potrebbe metterle veramente? Niente scherzi: a Bistro in Vitro si fa sul serio, anche se al momento il primo ristorante di carne in vitro è solo una realtà virtuale.

Il ristorante di cibi finti
Su Bistro In Vitro potete perdervi nella realtà virtuale di alimenti completamente e geneticamente modificati: cubetti di carne con cellule staminali, foie gras senza fegato e senza oca. A base di carne in vitro ci sono pure i dessert e c’è da sbizzarrirsi. Creato dall’artista e filosofo olandese Koert Mensvoort, Bistro in Vistro propone un menù che, tuttavia, è solo concettuale, con piatti completamente inventati e carne che - di fatto - è finta. E’ possibile addirittura prenotare un tavolo, scegliere il proprio menù e partecipare all’estrazione di un libro con ricette tutte «made in vitro». Benché virtuale, il progetto fa riflettere e il fatto che sia stato messo a punto da un filosofo non è certo un caso. Come non è un caso che abbia attirato l’attenzione non solo degli esperti in biotecnologie, ma anche degli stessi fruitori. Quella alimentare, infatti, è una delle sfide più importanti del nostro millennio, soprattutto in vista dell’aumento della popolazione mondiale che dovrebbe attestarsi a 9 miliardi nel 2015. Il cibo sintetico potrà essere una soluzione o si trasformerà in una piaga per le prossime generazioni? Quando si parla di innovazione la linea diventa improvvisamente sottile. Intanto il progetto Bistro in Vitro è stato preso come punto di partenza da diverse fondazioni e canali del settore per favorire la discussione sull’argomento e capire come il cibo in vitro possa, in futuro, impattare sulla nostra cultura alimentare.

Il cibo del futuro
Futuristico o meno il concetto di cibo sintetico non è poi così lontano da noi. Come parte di un progetto innovativo nel campo della ricerca sulla carne «artificiale», un team di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Biomedica del Università di Tel Aviv , guidato dal Dr. Amit Gefen , specialista globale in ingegneria tissutale, tenterà di sviluppare un metodo per la fabbricazione di petto di pollo in un laboratorio. Lo studio, promosso dalla Fondazione per l’agricoltura moderna, organizzazione non-profit fondata in Israele nei primi mesi del 2014 per ridurre la dipendenza da alimenti di origine animale, si propone di valutare la fattibilità della produzione in vitro di questo tipo di carne. La carne in vitro viene prodotta da un pool di cellule raccolte da animali vivi e collocati all’interno di un incubatore in un siero ricco di aminoacidi e minerali per favorire il metabolismo e la crescita cellulare. Dopo alcuni giorni si crea un sottile strato di tessuto muscolare, simile al tipo di carne di pollo, indistinguibile al 100%, ma ottenuta senza l’utilizzo di un animale.