Tim Cook agli studenti della Bocconi: «Idee cambiano il mondo, fatevi sentire»
«Sono stato molto fortunato a trovare un’azienda che condivide i miei valori. Questo vi auguro. Potete cambiare le cose grazie alle competenze che acquisirete qui. Spingete oltre le frontiere. Se lo farete riuscirete a creare un mondo migliore di quello che avete incontrato».
MILANO - Credere nelle proprie idee per cambiare il mondo in cui viviamo. È l'invito che Tim Cook, Ceo di Apple, ha rivolto alla platea di studenti, ma non solo, riunita nell'aula magna dell'Università Bocconi di Milano per l'inaugurazione dell'anno accademico: il suo intervento si intitola «Business that serves the public good». È la prima volta del numero 1, successore di Steve Jobs alla guida del colosso di Cupertino, in Italia e in un Ateneo europeo.
«Andate oltre, portate avanti le frontiere, perché potete fare dei vostri valori e passioni il modo per cambiare il mondo. Voi siete cittadini del mondo e avete la vostra voce che può essere ascoltata nei continenti, usatela, siete collegati in modo migliore rispetto a tutte le generazioni passate» ha detto il Ceo rivolto ai giovani in aula. «Avete un'incredibile opportunità, che io chiamo un obbligo, essere parte di qualcosa che serve un obiettivo enorme con il vostro lavoro: mai come oggi il business può aiutare la società a risolvere i problemi, la responsabilità non è solo dei governi, che si parli di cambiamento climatico o di uguaglianza dei diritti, le sfide che affrontiamo sono troppo grandi perchè il business si metta da parte».
Cook ha parlato dopo gli interventi del presidente della Bocconi, Mario Monti e del rettore, Andrea Sironi. Ha ricordato l'impegno della sua azienda per l'ambiente, partendo dalla visita del segretario di Stato americano John Kerry all'Expo. «Come business leaders abbiamo la responsabilità di gestire il problema del cambiamento climatico in modo urgente, abbiamo un obbligo verso le nostre aziende e i nostri azionisti. Più di tutto abbiamo l'obbligo di fare ciò che è giusto: questo ci guida alla Apple. Per questo abbiamo preso l'impegno di convertire l'azienda all'energia rinnovabile: abbiamo raggiunto l'87% e vogliamo arrivare al 100» ha continuato il Ceo.
Cook ha ricordato poi che Apple alimenta i nuovi data center in Irlanda e Danimarca con energie pulite e rinnovabili, come negli Stati Uniti, mentre in Cina i fornitori sono al lavoro per dare oltre 2 Gigawatt di energia pulita per il 2020, abbastanza per dare energia a 2,6 milioni di case cinesi. «E' il motivo per cui usiamo materiali a basso impatto ambientale nella maggior parte dei nostri prodotti: il nostro obiettivo è lasciare un pianeta migliore di quello che abbiamo trovato e abbiamo bisogno che i competitor si uniscano a noi» ha aggiunto Cook.
L'Italia è stata citata dal numero 1 di Apple come modello per l'azienda da lui guidata. «E' bellissimo essere qui, Apple si sente a casa e io non potrei fare altrimenti - ha detto in apertura - questa nazione è cresciuta nel valore del design, dove la forma incontra funzione e aspirazione. L'Italia ha cambiato il nostro modo di pensare, vivere e come strutturiamo le nostre società, provando che una grande idea può davvero cambiare il mondo: anche noi di Apple ci crediamo e ogni giorno faccio riferimento allo stretto legame tra Apple e l'Italia».
Alla fine del discorso sono scattati i selfie con gli studenti presenti, qualcuno ha usato gli smartphone della concorrenza ma Cook si è concesso a tutti. Prima di lasciare Milano e l'Italia il Ceo di Apple ha incontrato il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
(con fonte Askanews)