19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
E' iniziato ieri il Roma Drone 2015 nella Capitale

I droni invadono Roma: è in pericolo la nostra sicurezza?

Solo dieci giorni fa veniva firmato lo storico accordo tra Italia, Francia e Germania per costruire il MALE: il super drone militare che vedrà la luce nel 2025. Ma l'arrivo dei robot volanti telecomandati solleva già degli interrogativi inquietanti.

ROMA - I droni invadono la Capitale. E’ iniziato ieri il Roma Drone 2015, che nello storico aeroporto dell’Urbe ospiterà eventi, convegni e mostre sui robot volanti telecomandati. «Il futuro dell'aviazione è nei droni, i pionieri di oggi sono come i fratelli Wright di un secolo fa - ha spiegato l’organizzatore dell’iniziativa, Luciano Castro - e il grande di successo di numeri della scorsa edizione dimostra che la passione del pubblico per i droni è simile a quello di cento anni fa verso i pionieri del volo». Ma stavolta, con tutto il rispetto per i fratelli Wright, in gioco c’è molto di più.

Al Roma Drone 2015 in mostra oltre 200 modelli
I droni sono uno strumento rivoluzionario per i militari, gli agricoltori, i giornalisti, gli archeologi e tante altre categorie professionali: presto cambieranno le nostre abitudini quotidiane, come stanno già cambiando un intero settore industriale. Sostituiranno perfino delle attività lavorative, come quelle dei postini. Al Roma Drone 2015 saranno presenti oltre 60 espositori e saranno in mostra oltre 200 modelli, tra i quali spiccherà evidentemente il primo drone militare made in Italy capace di sorvegliare, spiare e attaccare, nato dalla collaborazione tra Piaggio Aero Industries e Selex ES. E’ solo il primo passo verso la realizzazione di prototipi sempre più raffinati e tecnologicamente avanzati.

Il futuro dei droni militari parla italiano
Solo dieci giorni fa veniva firmato lo storico accordo tra Italia, Germania e Francia per la realizzazione del primo drone militare europeo, che vedrà la luce nel 2025: il MALE sarà capace di volare ad alta quota per oltre 24 ore allo scopo di raggiungere e distruggere il bersaglio richiesto. L’arrivo dei droni, però, porta con sé anche nuove problematiche. Tempo fa fece scalpore la notizia del ritrovamento di un piccolo robot volante telecomandato sul tetto dell’ufficio del premier giapponese Shinzo Abe, a Tokyo. In questo caso si è probabilmente trattato di una provocazione simbolica da parte di un gruppo di ecologisti, che protestava per la decisione di riavviare le centrali nucleari del paese. Ma episodi simili si stanno susseguendo in tutto il mondo: dai droni avvistati vicino alla Casa Bianca a quelli – oltre sessanta - che hanno sorvolato improvvisamente tutti i luoghi sensibili di Parigi, come la Tour Eiffell e la Bastiglia, lo scorso febbraio.

Infinite potenzialità, ma è a rischio anche la nostra sicurezza
Questi avvistamenti fanno riflettere non solo sulle infinite potenzialità di questi nuovi strumenti tecnologici, ma anche sui pericoli che essi portano con sé. Un drone può sollevare in aria (e trasportare) fino a 5 volte il suo peso, e quelli prodotti «artigianalmente» tra le mura domestiche (esistono già numerosi tutorial in rete che spiegano come costruire un drone fatto in casa) possono raggiungere tranquillamente i 5 kg : cosa accadrebbe se uno di essi fosse telecomandato per lanciare un carico di tritolo da 25 kg sul Colosseo, la Tour Eiffell o la Sagrada Familia? I droni cambieranno rapidamente le nostre abitudini quotidiane, ma metteranno in discussione anche la nostra sicurezza perché potranno essere utilizzati dai terroristi e dalla criminalità organizzata con finalità tutt’altro che pacifiche. Ricordiamocene quando resteremo affascinati dall’ultimo modello militare esposto al Rome Drone 2015 questo fine settimana.