28 marzo 2025
Aggiornato 01:00
Cybersecurity

Ecco le 5 soluzioni per le password del futuro

La top 5 delle password del futuro comprende soluzioni già note, come il riconoscimento facciale, ma anche proposte meno note, come una pillola da ingoiare ogni volta che si accede alla rete.

NEW YORK - Un recente studio firmato Deloitte ha dimostrato come il 90% delle password attualmente utiizzate su Internet dagli utenti per le loro operazioni (posta elettronica, banking, social ecc.) sono talmente «semplici» che possono risultare hackerate in pochi secondi. Uno scenario certamente inadeguato visto l'ormai totale dominio della rete nella vita quotidiana, tanto da spingere i colossi del settore della cybersecurity a varare soluzioni sempre meno attaccabili dai pirati informativi.

La top 5 delle password del futuro comprende soluzioni già note, come il riconoscimento facciale, ma anche proposte meno note, come una pillola da ingoiare ogni volta che si accede alla rete. La classifica, stilata dalla rivista spagnola One Magazine all'indomani della celebrazione della Giornata Mondiale della Password (iniziativa promossa da Intel Security che già vede partecipare centinaia di imprese di tutto il mondo), parte proprio dall'applicazione FastAccess, creata dagli ingegneri di Intel, che fa ricorso ad una immagine precedentemente acquisita del viso dell'utente per la verifica dell'accesso attraverso webcam. Possibile anche una doppia autentificazione, viso più impronta digitale.

L'IRIDE - Dal viso all'occhio: l'azienda Eyelock ha presentato nell'ultima fiera tecnologica di Las Vegas CES, il sistema Myris, che permette al computer di scansionare l'iride per verificare l'identità dell'utente, dopo la creazione di un proprio account personale. Myris riesce anche a controllare se l'occhio si muove al momento della richiesta di verifica o se al contrario si sta provando ad ingannare il sistema. Altre aziende si stanno concentrando sul riconoscimento della retina, che ha una rete di vasi capillari con marker che restano identici nel corso della vita di una persona, tranne che per chi è affetto da glaucoma.

A proposito di capillari, l'azienda giapponese Fujitsu ha creato un sistema per verificare l'identità analizzando le vene della mano. Si chiama PalmSecure, e basta poggiare la propria mano su uno scanner all'infrarosso procedendo al confronto con i parametri precedentemente registrati.

Per chi invece è abituato a conservare la propria password scritta, Motorola ha già realizzato due anni fa una sorta di tatuaggio digitale che al suo interno ha diversi sensori e una antenna. Si può attaccare al braccio o alla mano. Il sistema deve essere comunque ancora perfezionato, perchè il tatuaggio-password è ancora soggetto a potenziale deformazione seguendo i movimenti flessibili del corpo umano, con danneggiamento dei circuiti.

LA PILLOLA - E sempre Motorola, azienda di proprietà di Google, conclude One Magazine, continua a spingere sull'idea capace di sotterrare per sempre le password così come le conosciamo: un team di ingegneri già al lavoro precedentemente alla Darpa, l'agenzia dei progetti di ricerca avanzati del Pentagono, ha già creato una pillola che, una volta ingerita, permette all'utente di essere identificato solo con l'avvicinarsi al dispositivo informatico a cui vuole accedere. Tutto avviene attraverso il riconoscimento di un segnale ECG di 18 bit emesso dalla pillola, attivato dal contatto della stessa con i succhi gastrici dello stomaco. L'operazione di ingestione della pillola può avvenire, assicura Motorola, fino a 30 volte al giorno senza rischi per la salute umana.