29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Internet

La tv oggi si guarda sullo smartphone

Oltre un italiano su due guarda video dal proprio cellulare. E presto con lo stesso dispositivo potrà anche controllare la propria casa. Lo rivela Jean-Philippe Poirault, vicepresidente di Ericsson, a convegno organizzato a Roma da EY

ROMA (askanews) – Oltre un italiano su due guarda video dal proprio smartphone, ma in prospettiva sono sempre di più le funzioni che i consumatori chiederanno ai loro dispositivi mobili, e vanno ben oltre la multimedialità. «Già ora nel mondo metà dei consumatori vorrebbe dei sensori all'interno della propria abitazione, che li avvertano in caso di problemi con l'acqua o l'elettricità e che segnalino per esempio la temperatura del frigorifero». Lo ha spiegato Jean-Philippe Poirault, vicepresidente a capo delle soluzioni e servizi di rete e di Ericsson nella Regione Mediterranea, intervenendo al convegno organizzato a Roma da EY. Il Mediterraneo è una regione eterogenea sotto molti punti di vista, «ma se consideriamo l'Ict c'è convergenza tra i vari Paesi. Vediamo infatti progressivamente come la banda larga si stia diffondendo, consentendo alle persone di essere sempre più connesse e di sviluppare nuove comportamenti online grazie al mobile e ai servizi cloud». Una tendenza che ovviamente chiama in causa i fornitori di infrastrutture e sistemi di telecomunicazioni come Ericsson. «Dopo la prima rivoluzione degli Anni '90 infatti, che ha portato alla nascita di Internet, il mobile ha reso il mondo interconnesso. In Italia o in Grecia per esempio, nel 2014, oltre il 50 per cento dei possessori di smartphone ha guardato contenuti video su un dispositivo mobile, in Tunisia invece questa percentuale si attesta al 20 per cento, ma si prevede possa raddoppiare nel prossimo anno grazie all'incremento del tasso di penetrazione degli smartphone e alla disponibilità di reti sempre più performanti. Vediamo quindi che la globalizzazione degli standard, operatori sempre più innovativi e un ampio accesso ai servizi Internet stanno rendendo possibile questa convergenza – ha detto Poirault – trainata soprattutto dai giovani».

Nel Mediterraneo si sta realizzando la società interconnessa
Secondo Poirault «si sta realizzando quella che in Ericsson chiamiamo Networked Society, la società connessa, dove l'Ict abilita infinite possibilità di collaborazione, generando benefici non solo per i cittadini ma anche per le imprese e per la società intera, contribuendo in modo concreto allo sviluppo e alla crescita economica». Mobile, banda larga e cloud «sono i tre pilastri su cui si basa la trasformazione digitale in atto e che consentono ai consumatori finali di avere più informazioni, più scelta e più strumenti a disposizione e, di conseguenza, più controllo sulla loro esperienza. Le persone al giorno d'oggi infatti si aspettano risposte ai propri bisogni alla velocità di un tweet così come servizi sempre più personalizzati. Il tutto accompagnato dalla semplicità – ha proseguito – requisito indispensabile per integrare il digitale nella vita di tutti i giorni in modo naturale. Con la diffusione delle tecnologie intelligenti questo fenomeno si evolverà ulteriormente. Basti pensare che già ora nel mondo metà dei consumatori vorrebbe dei sensori all'interno della propria abitazione che li avvertano in caso di problemi con l'acqua o l'elettricità e che segnalino per esempio la temperatura del frigorifero». Tecnologia e innovazione diventano quindi fondamentali per poter soddisfare questi nuovi bisogni in modo efficiente e sostenibile. Gli utenti sempre più numerosi che fruiscono di un video in alta definizione in mobilità, «devono poter contare su una rete affidabile e intelligente, in grado di risolvere autonomamente e in tempo reale eventuali problemi e criticità, per garantire un'esperienza di qualità superiore».

Ericsson punta sulla gestione It
Guardando avanti "Big Data" e "Analytics" rappresentano una leva Ict di crescente importanza per offrire un'esperienza ottimale ai consumatori, grazie alla possibilità di effettuare analisi in tempo reale così da anticipare eventuali criticità e necessità specifiche di utilizzo. «Altro aspetto è quello di poter offrire servizi innovativi e personalizzati sulla base del contesto di utilizzo. Per sostenere nella maniera più efficace la trasformazione digitale e continuare a essere un partner strategico per i propri clienti, Ericsson sta accelerando la propria evoluzione. Facendo leva sulla leadership nel settore della mobilità e dei Managed Services, abbiamo aumentato il business nel software e nel segmento It, principalmente in due aree: sistemi di gestione It e di revenue management e il settore TV e media. Oltre a supportare la trasformazione digitale dei clienti telco, Ericsson si propone dunque come partner delle imprese di altri settori come quello dei media, automotive, utilities. Grazie a Ericsson, per esempio, le flotte Maersk sono in grado ottimizzare le rotte e ridurre le emissioni di gas serra attraverso un potenziamento della connettività mentre Volvo Cars, con i servizi cloud di Ericsson – ha concluso Poirault – ha aumentato ulteriormente il livello di sicurezza dei propri autoveicoli».