Droni, la nuova frontiera del servizio d'emergenza per la Croce Rossa
I droni saranno utilizzati dalla Croce Rossa per le attività di soccorso in caso di disastri e catastrofi naturali. Con il Progetto SAPR, si apre una nuova frontiera per il servizio d'emergenza. Un progetto che prevede l'attivazione in tempi brevi delle prime 10 unità operative sul territorio nazionale, dotate di una ventina di piloti e altrettanti droni.
ROMA - I droni saranno utilizzati dalla Croce Rossa Italiana per le attività di ricerca e soccorso in caso di disastri e catastrofi in Italia e anche all'estero. Dopo il progetto-pilota svoltosi lo scorso anno a Bologna, presto saranno attivate le prime unità operative della CRI dotate di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR), distribuite in tutta Italia e dotate di droni multirotori. Il progetto sarà presentato il 24 febbraio in occasione di «Droni e sicurezza», quinto appuntamento del ciclo «Roma Drone Conference», che si svolgerà presso il Centro Congressi Frentani con la partecipazione del presidente nazionale della CRI Francesco Rocca, oltre a rappresentanti della Protezione Civile, delle forze dell'ordine e delle forze armate.
PRIMO PROGRAMMA NAZIONALE - Il «Progetto SAPR» della Croce Rossa Italiana è il primo grande programma nazionale per l'utilizzo dei droni in aree critiche. Il suo sviluppo - si legge in una nota - è stato seguito con attenzione dall'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, anche come prototipo per future simili iniziative di altre istituzioni pubbliche, e prevede l'attivazione in tempi brevi delle prime 10 unità operative sul territorio nazionale, che saranno dotate di una ventina di piloti e altrettanti droni multirotori. Due le tipologie utilizzate: un quadricottero (lo StudioSport Phantom 2, già sperimentato nel progetto-pilota a Bologna e in un'esercitazione sull'aeroporto «G. Marconi») ed un esacottero di costruzione italiana. Sono in fase di valutazione anche droni ad ala fissa. Questi velivoli radiocomandati saranno utilizzati dalla CRI nelle attività di ricerca e soccorso in caso di grandi emergenze, in Italia ma anche durante missioni all'estero.
TEMPI E COSTI RIDOTTI - «L'utilizzo dei droni nelle attività di ricerca, soccorso e protezione civile - ha dichiarato Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference - è particolarmente interessante, perché consente di avere in tempi brevi e a costi ridotti un quadro preciso dell'area interessata dall'emergenza, senza mettere a repentaglio la vita degli operatori».
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