29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
H2Roma Energy&mobility show

Fuel cell: ridurre la taglia, aumentare la competitività

L’Itae-Cnr presenta la configurazione range extender, caratterizzata da celle a combustibile di piccola misura che fungono da «caricabatterie» incrementando l’autonomia del veicolo elettrico

ROMA - 'Il percorso del futuro. Da oggi al 2020, dieci anni che cambieranno l’auto': questo il tema della nona edizione di 'H2Roma Energy&mobility show', che si terrà all’Eur, presso il Salone delle Fontane in via Ciro il Grande 10/12, dal 9 all’11 novembre. L’evento dedicato alla mobilità sostenibile è promosso dall’Istituto di tecnologie avanzate per l'energia 'Nicola Giordano' del Consiglio nazionale delle ricerche di Messina (Itae-Cnr), Centro interuniversitario Sapienza Università di Roma (Cirps) ed Enea e offre a esperti, ricercatori, manager e cittadini l’opportunità di conoscere i passi intermedi verso il traguardo dell’auto a zero emissioni, come l’ibrido, l’elettrico, i biocombustibili di seconda generazione e le innovazioni prodotte dai più importanti costruttori mondiali.

«L’Itae-Cnr è coinvolto, sia come coordinatore sia come partner, in una vasta gamma di progetti incentrati sull'utilizzo delle celle a combustibile (FC-fuel cell)», spiega il direttore dell'Istituto Gaetano Cacciola. «L’approccio dell’Itae punta su una configurazione di powertrain detta ‘range extender’, caratterizzata dalla copresenza di tecnologie più mature quali batterie ed eventuali supercapacitori e di fuel cell di piccola taglia che, in questo caso, svolgono il ruolo di 'caricabatterie a bordo' incrementando l’autonomia del veicolo. La configurazione range extender mira a una commercializzazione imminente del prodotto, poiché la taglia ridotta della cella a combustibile permette di contenere costi e quantità di idrogeno rispetto ai veicoli ‘total fuel cell’, unendo innovazione e competitività».

Un’altra tipologia di progetto presentata dall’Itae punta, invece, al mercato futuro. «In questo caso la configurazione total fuel cell prevede che la FC abbia una dimensione vicina a quella del motore elettrico», continua Cacciola. «Il veicolo è concepito come un prodotto high-tech: hardware e chassis assemblati con materiali leggeri e con struttura a pianale intercambiabile, connessione internet e sistemi radio in grado di comunicare con altri veicoli simili (Its - Information Technology System)».

I progetti dimostrativi dell’Istituto attivi riguardano lo sviluppo di mobilità elettrica ibrida a celle a combustibile (Fuel Cell Hybrid Electric Vehicles – FCHEVs) e, in particolare, la realizzazione e ottimizzazione di un minibus, una city car, una bicicletta a pedalata assistita, un’imbarcazione e un aereo. «Altri progetti», conclude il direttore dell’Itae-Cnr, «riguardano la realizzazione di veicoli ibridi in cui la driving force è affidata a un motore elettrico, in grado di funzionare anche come generatore durante le discese e le frenate per recuperare l’energia cinetica che altrimenti andrebbe dissipata (regenerative braking)».