18 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Alluvioni in Cina

Interrotte le ricerche dei dispersi nel Gansu

Sono circa 500 le persone ancora disperse, ma si attendono nuove piogge

PECHINO - Le autorità cinesi hanno annunciato oggi la fine delle ricerche delle circa 500 persone ancora disperse a più di una settimana dagli smottamenti nella provincia del Gansu, e la sepoltura dei cadaveri, mentre nella regione alluvionata si attendono nuove piogge torrenziali.

RISCHIO EPIDEMIE - «L'esercito ha interrotto le ricerche dei dispersi, e ha smesso di recuperare i cadaveri», ha dichiarato Yan Jinxin, portavoce del distretto di Zhouqu, «ma delle persone del posto continueranno a cercare i corpi dei loro dispersi».
«La ragione per cui interrompiamo le ricerche è che i cadaveri sono decomposti, e se non verranno sepolti c'è il rischio di epidemie», ha aggiunto il portavoce. Migliaia di soldati sul posto stanno cercando di ripulire le strade della provincia dal fango colato a seguito delle piogge torrenziali dei giorni scorso.
I prodotti alimentari e i medicinali sono bloccati a l'esterno della zona colpita, una regione isolata nella provincia di Gansu, nel nord est della Cina, dove, stando all'ultimo bilancio provvisorio, 1.248 persone sono morte e altre 496 risultano disperse a seguito dell'enorme colata di fango del 7 agosto.