19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Scienza. Fisica

Riacceso oggi l'acceleratore di particelle del Cern

Il circuito di 27 chilometri inaugurato il 10 settembre 2008 è rimasto fermo 14 mesi per riparazioni

GINEVRA - L'acceleratore di particelle Lhc del Cern, a Ginevra, è stato riacceso oggi dopo essere rimasto fermo 14 mesi per riparazioni. Lo ha detto il Cern (Centro europeo di ricerce nucleari).

SPENTO PER QUASI UN ANNO - L'acceleratore svizzero, un circuito di 27 chilometri a cento metri di profondità alla frontiera franco-svizzera, fu inaugurato il 10 settembre 2008, per poi essere spento 36 ore dopo a causa guasto dovuto a un collegamento elettrico difettoso fra due dei magneti della macchina. I lavori di riparazione hanno permesso inoltre di sistemare altri 53 magneti risultati difettosi e di apportate diverse migliorie quali un rilevatore di livello di resistenza elettrica che permetterà di escludere l'alimentazione prima che un corto circuito possa danneggiare i componenti della macchina. L'acceleratore di particelle è rimasto spento per quasi un anno, dopo che la prima accensione e l'immissione sperimentale di un fascio di protoni erano stati coronati da successo: le prime collisioni fra particelle (che rappresentano gli esprimenti veri e propri) erano previste per la fine dell'anno o i primi mesi del 2009.

LA PARTICELLA DI DIO - L'obiettivo dei ricercatori è quello di verificare l'esistenza delle particelle supersimmetriche e delle dimensioni nascoste previste dalla teoria delle stringhe, oltre a comprendere meglio l'esatta natura della materia ed energia «oscure» che costituiscono gran parte della massa dell'Universo. Gli occhi di tutti sono però puntati soprattutto sul «bosone di Higgs», l'ultima particella prevista dal modello standard della fisica quantistica ancora da scoprire. Ribattezzata la «Particella di Dio», sarebbe all'origine della manifestazione della massa e la conferma della sua esistenza potrebbe far compiere passi avanti nelle Teorie di Unificazione, verificate per le forze nucleari ed elettromagnetiche ma dalle quali la gravità rimane ancora esclusa.