24 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Reazioni. TLC & Crisi

Solari (Cgil): «Stop a banda larga. Governo senza idee su crisi»

«Problemi persistono, dare seguito a manifestazione 3 ottobre»

ROMA - «Ancora una volta si dimostra come il Governo non racconti tutta la verità e soprattutto non abbia idee chiare su come far uscire il nostro Paese dalla crisi». Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, dopo l’annuncio del blocco dei fondi per le reti a banda larga.

Le motivazione di questa scelta, aggiunge, «consisterebbero, secondo quanto riferito dal governo, nella priorità che lo stesso vuole dare agli interventi sugli ammortizzatori sociali in nome di una presunta centralità dell’occupazione: non sarà certamente la Cgil a negare la gravità della situazione e la necessità di concentrare le risorse a tutela dei redditi e dell’occupazione, tuttavia gli investimenti bloccati dal governo sono necessari per rilanciare lo sviluppo del Paese e la sua modernizzazione tecnologica».

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Questi investimenti, infatti, spiega Solari, «servono alle imprese, soprattutto quelle più piccole, che si vogliono sviluppare, alle famiglie per rapportarsi alla Pubblica amministrazione e usufruire dei servizi con metodi e tecniche innovativi, ai giovani per studiare e utilizzare i nuovi strumenti di comunicazione». Sono inoltre necessari, continua, «per dare lavoro e occupazione alle imprese del settore grandi e piccole, a quelle che gestiscono il servizio e a quelle che lavorano in appalto con migliaia di lavoratori in cassa integrazione». Ma il blocco dei fondi deciso dal governo, conclude Solari, «dimostra ancora una volta come il Governo non racconti tutta la verità e soprattutto non abbia una strategia precisa su come uscire dalla crisi».