Venezuela, procuratrice Ortega: se mi uccidono è colpa del governo
Luisa Ortega Diaz, la procuratrice generale del Venezuela esautorata dalla nuova Assemblea costituente, punta il dito contro il governo di Nicolas Maduro
CARACAS - «Sono oggetto di persecuzione e denuncio che per qualsiasi attacco contro la mia persona, per qualsiasi attacco che metta la mia vita in pericolo, riterrò responsabile il governo nazionale». A parlare è Luisa Ortega Diaz, la procuratrice generale del Venezuela esautorata dalla nuova Assemblea costituente. La sua rimozione è stata il primo punto all'ordine del giorno della controversa e contestata assemblea. La donna è diventata in questi mesi di tensione e proteste uno dei principali oppositori del presidente socialista Maduro, ora è stata sostituita con Tarek William Saab. Ortega aveva denunciato che subito dopo la sua rimozione, soldati della Guardia nazionale avevano circondato la Procura a Caracas. «È una dittatura - ha commentato -, eseguendo gli ordini del governo hanno proceduto a rimuovere illegittimamente perfino il procuratore generale, una decisione che non riconosco, io sono ancora la procuratrice generale del paese».
- 05/08/2018 Attentato al presidente del Venezuela Maduro: «La Colombia voleva uccidermi»
- 19/08/2017 Venezuela, la Costituente di Maduro esautora il Parlamento. La procuratrice Luisa Ortega scappa in Colombia
- 11/08/2017 Venezuela, proteste contro condanna del sindaco dell'opposizione di El Hatillo
- 07/08/2017 Venezuela nel caos, respinto attacco a base militare: caccia ad assalitori