19 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Il Presidente inizia a mettere mano alle agenzie di intelligence

Usa, Trump licenzia il capo dell'Fbi Comey, che indagava sulla Russia

James Comey è stato licenziato e ora Donald Trump potrà nominare a suo piacimento il nuovo capo dell'Fbi. Con una decisione a sorpresa la Casa Bianca ha rimosso Comey, che stava indagando sui rapporti tra lo staff del presidente e la Russia

WASHINGTON - Aveva promesso di mettere mano alle agenzie di intelligence, e ha iniziato a farlo. James Comey è stato licenziato e ora Donald Trump potrà nominare a suo piacimento il nuovo capo dell'Fbi. Con una decisione a sorpresa la Casa Bianca ha rimosso Comey, che stava indagando sui rapporti tra lo staff del presidente e la Russia. La decisione è stata annunciata con un comunicato, motivandola con la necessità di «ricostruire la fiducia nella più importante agenzia di sicurezza del Paese».

Scelto da Obama
Scelto da Barack Obama nel 2013 e sopravvissuto alle polemiche sorte sul finire della campagna elettorale per la sua gestione dell'emailgate riguardante Hillary Clinton, Comey è stato silurato con effetto immediato. Una mossa che ricorda quando Trump conduceva il reality The apprentist e licenziava i concorrenti sgraditi, ma questa è realtà e non fiction e in gioco c'è la sicurezza nazionale.

Mossa scioccante
Una mossa giudicata da molti «scioccante», l'opposizione democratica, che subito ha fatto paragoni con lo scandalo Watergate e ha chiesto la nomina di un procuratore speciale affinchè porti avanti il Russiagate. «Ho detto al presidente con tutto il rispetto che ha commesso un grave errore e ora l'amministrazione deve rispondere alla domanda: perchè adesso?» ha detto Charles Schumer, il leader della minoranza democratica al Senato.

Decisione legalmente lecita ma politicamente controversa
Il 45esimo presidente americano ha preso una decisione legalmente lecita ma politicamente controversa seguendo le raccomandazioni del segretario alla Giustizia Jeff Sessions - che ha dovuto astenersi dal cosiddetto Russiagate su cui indaga anche il Congresso dopo che è emerso che aveva mentito sotto giuramento sui suoi incontri con l'ambasciatore russo - e dal suo vice Rod Rosenstein. «L'Fbi è una delle istituzioni più rispettate e lodate della nostra nazione», ha detto il portavoce di Trump in una nota. La mossa "segna un nuovo inizio per il gioiello delle forze dell'ordine" americane. La ricerca di un successore "qualificato e con esperienza" è già iniziata.