Salvini avverte l'Europa: «Fra un anno vedremo se l'Ue ci sarà ancora»
Il ministro dell'Interno intervistato dal settimanale tedesco Der Spiegel. Intanto anche Praga inizia a pensare ai respingimenti dei migranti
ROMA - Che non sia un bel momento per l'Europa unita come la conoscevamo fino qualche settimana fa, fino all'insediamento del governo Conte, ormai è cosa nota. Ma ora dall'Italia, e ovviamente da Matteo Salvini, arriva quasi una condanna a morte per l'Unione Europea. «Entro un anno si decidera se l'Europa unita ci sarà ancora o non ci sarà più». Il leader del Carroccio, ormai sempre più voce forte del Belpaese, mette in forse il futuro dell'Unione Europea a due giorni dal mini-vertice sui migranti in programma a Bruxelles domenica 24. In un'intervista rilasciata al settimanale tedesco Der Spiegel Salvini ha poi aggiunto che «se il tutto è diventato senza senso», lo si capirà durante le imminenti trattative per il bilancio e in vista delle elezioni per il Parlamento europeo del 2019.
Al centro la questione immigrazione
Alla richiesta della cancelliera tedesca Angela Merkel di poter espellere dalla Germania i richiedenti asilo registrati in altri Paesi, il vice-premier e leader della Lega ha risposto: «Non possiamo più accogliere nessuno. Al contrario: ne vogliamo cedere un paio». Salvini ha poi aggiunto che Italia e Germania non sono «distanti solo sulla questione dei profughi». Anche in temi come politica economica - scrive Der Spiegel - riforma delle banche e per quanto riguarda il surplus dell'export della Germania, ci sono differenze considerevoli tra Roma e Berlino. Una battuta non poteva poi mancare nei confronti della Francia di Macron, che ieri è tornato a criticare l'operato italiano sulla vicenda Aquarius parlando addirittura della «lebbra» del populismo che invade l'Europa: «Il governo francese dovrebbe finalmente smettere di dare lezioni all'Italia» la dura e sarcastica risposta di Matteo Salvini
E anche Praga pensa ai respingimenti
A peggiorare una situazione - per Bruxelles - già difficile è arrivata nella ultime ore la posizione del governo ceco guidato dal premier Andrej Babis che ha confessato come anche la Repubblica Ceca «è pronta a respingere i migranti» che arrivano alle sue frontiere se la Germania e l'Austria prenderanno una tale misura come paventato dal ministro dell'Interno tedesco, Horst Seehofer. «Si può prevedere che l'Austria adotti la stessa misura e in questo caso, anche noi faremo altrettanto», ha dichiarato Babis, al termine di un consiglio dei ministri a Praga. «Ciò significa che andremo immediatamente ai valichi per controllare le nostre frontiere», ha insistito, perché «non possiamo permettere che i migranti illegali entrino nel nostro territorio, perché diventerebbe in seguito un nostro problema ed è ciò che non auspichiamo».
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