24 settembre 2023
Aggiornato 02:30
Russiagate

Russiagate, Trump Jr. posta le e-mail con l'offerta di Mosca sulla Clinton: «Lo adoro»

Donald Trump Jr. ha pubblicato su Twitter l'intero scambio di email con Rob Goldstone in cui organizza l'incontro con il legale del governo russo pochi minuti dopo che il New York Times aveva fatto uscire la notizia

NEW YORK - Donald Trump Jr. ha pubblicato su Twitter l'intero scambio di email con Rob Goldstone in cui organizza l'incontro con il legale del governo russo pochi minuti dopo che il New York Times aveva fatto uscire la notizia. Si tratta di quattro pagine, in cui il figlio del presidente americano dice di «adorare» la possibilità che la Russia abbia materiale compromettente su Hillary Clinton che possa aiutare suo padre nella sfida elettorale per la Casa Bianca. In una nota pubblicata su Twitter Trump Jr. sostiene di aver scelto di pubblicare le email per «totale trasparenza».

La rivelazione di Trump Jr.
Trump Jr. sostiene che ha accettato di incontrare una donna di nome Emin e suo padre («hanno una società molto rispettata a Mosca») che avevano promesso al figlio di Trump documenti di alto livello contenenti informazioni compromettenti sui rapporti tra Clinton e il Cremlino. Trump Jr. ricorda nella nota che credeva fossero documenti provenienti da una ricerca per raccogliere materiale sensibile su Clinton (una pratica molto diffusa nelle campagne elettorali americane) e che poi non hanno portato a nulla.

Nessun documento
Nell'incontro - secondo quanto riferisce Trump Jr. - non è stato portato alcun documento. I due invece avrebbero discusso di politiche sulle adozioni e del Magnitsky Act, una legge voluta da Barack Obama per punire i funzionari russi colpevoli della morte dell'avvocato russo Sergei Magnitsky. Il New York Times nel fine settimana ha pubblicato la notizia dell'incontro tra Trump jr. e un avvocato legato al Cremlino per discutere di materiale compromettente su Clinton. Nella mail si parla di "un impegno della Russia e del suo governo" per aiutare Donald Trump a vincere le elezioni.

Le rivelazioni del New York Times
Il New York Times ha pubblicato il contenuto dello scambio con l'ex partner di suo padre. La mail risale al 3 giugno e mostra come Trump Jr. fosse felice per il fatto che la Russia avesse in mano materiale dannoso nei confronti di Hillary Clinton e che si trattasse dell'impegno del Cremlino «per aiutare tuo padre». Si legge: i documenti «potrebbero mettere sotto accusa Hillary Clinton e i suoi rapporti con la Russia e potrebbero essere molto utili per tuo padre», scrive l'ex collaboratore di Donald Trump, aggiungendo: «Si tratta di informazioni di alto livello e molto sensibili ma sono parte dell'impegno della Russia e del suo governo per sostenere Trump». Il figlio, nel giro di pochi minuti, risponde: «Se così fosse lo adoro, soprattutto più avanti nell'estate». Trump Jr. fa riferimento allo scontro diretto tra Trump e Clinton che sarebbe iniziato ad estate inoltrata in vista delle elezioni di novembre. Quattro giorni dopo il contatto chiede a Trump Jr. di incontrare un avvocato del Cremlino. Lui accetta chiedendo di portare «Paul Manafort (il capo della campagna)» e «mio cognato», Jared Kushner, oggi uno dei più importanti consiglieri del presidente americano.

Nessun tweet
Alcuni avvocati e funzionari della Casa Bianca hanno consigliato al presidente degli Stati Uniti Donald Trump di non fare alcun commento sull'incontro tra suo figlio e un avvocato del governo russo. Lo scrive CNN che cita un funzionario della Casa Bianca.  Alcuni consiglieri della Casa Bianca avrebbero esplicitamente chiesto a Trump di non scrivere nulla su Twitter in legame alla vicenda fatta scoppiare nel corso del fine settimana dal New York Times. Nelle ultime settimane la Casa Bianca sta cercando di prendere le distanze dal Russiagate, con risultati poco incisivi. Trump usa Twitter molto spesso per le sue comunicazioni anche ufficiali e in passato la Casa Bianca aveva già avvertito il presidente di non scrivere sul social network dichiarazioni legate al coinvolgimento della sua campagna elettorale con il Cremlino. Ovviamente Trump ha più volte ignorato i consigli anche se questa volta sembra rispettarli.