19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
L'ex premier aveva annunciato candidatura con partito Macron

Francia, Valls si becca un «due di picche» dal partito di Macron: «Non abbiamo la vocazione a riciclare»

L'ex premier socialista Manuel Valls aveva annunciato la fine del suo impegno politico nei partito socialista, e la sua candidatura nel partito di Macron. Che però, ha gentilmente declinato l'offerta

L'ex premier socialista Manuel Valls
L'ex premier socialista Manuel Valls Foto: ANSA/IAN LANGSDON ANSA

PARIGI - L'ex premier socialista Manuel Valls "non corrisponde ai criteri" per essere candidato del partito del neopresidente, La République en marche!, alle prossime elezioni legislative. Lo ha detto - riporta Le Monde - il presidente della Commissione investiture del nuovo partito, Jean-Paul Delevoye, all'indomani dell'annuncio di Valls di voler passare sul carro del vincitore alle presidenziali.

No al riciclo
«Avevamo già indicato un candidato per la cirscoscrizione dell'Essonne», ha ricordato il presidente della commissione di investitura del partito di Emmanuel Macron, intervistato su Europe 1. Per poi spiegare che l'ex premier non «aderisce» al movimento. «Non abbiamo la vocazione a riciclare» i politici uscenti, ha aggiunto Delevoye, ribadendo quanto aveva già anticipato Benjamin Griveaux, portavoce di En Marche! ieri sera: «La regola è uguale per tutti, prima bisogna presentare la candidatura. Nessuno può rivendicare l'investitura di En Marche se la Commissione non lo ha deciso prima». La lista completa dei candidati investiti per la République en Marche! sarà annunciata domani.

La reazione dei socialisti
L'annuncio di Valls aveva suscitato l'immediata reazione del partito socialista, in particolare dell'ala sinistra del partito, quella vicina all'ormai ex candidato all'Eliseo Benoit Hamon. Mathieu Hanotin, tra i politici più vicini ad Hamon, puntualizza: la questione ormai è «politica». «La messa è finita - ha aggiunto - Valls almeno ha avuto il merito della chiarezza» ma in ogni caso non «fa più parte del partito».

L'offerta di Valls
Valls aveva dichiarato: «Sarò candidato della maggioranza presidenziale». aveva anche invitato tutti «i deputati uscenti, i progressisti, coloro che hanno sollecitato a votare Macron prima del primo turno....a iscriversi alla sua formazione». Da uomo di sinistra e da repubblicano, aveva concluso Valls, voglio «il successo di Macron» e per spiegare la sua scelta ha argomentato recitando di fatto il de profundis per il Ps. "Questo Partito Socialista è morto, ormai è dietro di noi, non la sua storia e i suoi valori, deve essere superato». Valls aveva quindi aggiunto: il partito deve «essere più chiaro» su cosa fare nei confronti di Macron. Un riferimento al dibattito interno alla formazione, divisa tra chi, come Cazeneuve, non ha dubbi sul fatto che il Ps debba entrare nella maggioranza di Macron e chi, come Hamon, sembra orientato a prefigurare un futuro socialista all'opposizione riconquistando parte dei consensi sottratti al Ps da Melenchon.In questo senso molti esponenti della sinistra del partito hanno rivendicato la necessità di definire una «Piattaforma autonoma» socialista ed esprimere una candidatura alternativa «che rappresenti la sinistra».