19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Non è la prima volta che fa questi «scherzi» ai giornalisti

Perché Trump l'«imprevedibile» ha cancellato la sua prima conferenza stampa da Presidente

La cancellazione della conferenza stampa di oggi è l'ennesima mossa «imprevista» di Donald Trump. Ma questa volta dietro ci sarebbe un attento calcolo strategico

NEW YORK - Donald Trump aveva annunciato la prima conferenza stampa dalle elezioni dell'8 novembre 2016 attraverso Twitter, che ormai è diventato il suo principale mezzo di comunicazione con il mondo. L'aveva annunciata in pompa magna, anticipando che avrebbe parlato del futuro delle sue aziende, dell'intenzione di farle gestire dai suoi figli, ma soprattutto del conflitto di interessi.

Annullata, anzi posticipata
«Anche se non sono obbligato a farlo dalla legge, credo sia molto importante da presidente, non aver in nessun modo un conflitto di interesse con le mie diverse imprese», aveva scritto su Twitter il 30 novembre annunciando la conferenza stampa per il 15 dicembre. Bene, quella conferenza stampa è stata annullata. Anzi posticipata a breve, forse ai primi giorni di gennaio. «Farò una conferenza stampa a breve per parlare di affari, della mia squadra di governo e di altre questioni di interesse. Tempi pieni di impegni!», ha scritto Trump sul social network.

Il motivo
Il motivo? Il team di transizione di Trump non ha dato alcuna spiegazione se non che il presidente eletto è molto impegnato in questi giorni, tra incontri per chiudere le ultime posizioni aperte nella sua squadra di governo e riunioni con consiglieri e rappresentanti del mondo dell'industria e della società americana. Ieri ad esempio ha incontato gli amministratori delegati della Silicon Valley, compreso il nemico Jeff Bezos. Il giorno prima, invece, poco dopo aver annunciato la decisione di spostare la conferenza, ha visto il rapper Kanye West, scelta che ha fatto abbastanza arrabbiare la stampa, che negli ultimi mesi sembra essere stata messa da parte dal miliardario repubblicano.

Due ragioni
Ma c'è di più. Diversi analisti e blog scrivono che la scelta di parlare alla stampa a gennaio potrebbe nascondere almeno due motivi. Da una parte Trump non avrebbe ancora definito tutti i dettagli di come gestirà il suo conflitto d'interessi, che è enorme e potrebbe creargli molti problemi nei prossimi anni. Dall'altra il miliardario in questo modo aspetterà che il collegio elettorale - l'organo che eleggerà formalmente Trump come prossimo presidente - esprima il suo voto, prima che lui dia dettagli su come cercare di mitigare il suo conflitto di interessi.

Conflitto di interessi e bufera sugli hacker russi
Inoltre attraverso i twitter del 30 novembre, annunciando la conferenza stampa per il 15 dicembre, il presidente eletto è riuscito a rimandare per altre due settimane il problema del conflitto, guadagnando tempo prezioso e evitando di rispondere alle pressanti richieste della stampa. Infine nella conferenza stampa di domani avrebbe dovuto anche affrontare la questione degli hacker russi e del presunto aiuto che avrebbe ricevuto dalle interferenze di Mosca. Questo mentre il Congresso ha aperto una inchiesta sulla questione che potrebbe confermare le accuse.

L'ultima conferenza stampa
L'ultima conferenza stampa di Donald Trump risale allo scorso 27 luglio, 140 giorni fa. In mezzo ci sono stati centinaia di tweet, l'incontro (definito disastroso) con la stampa alla Trump Tower e infine, a sorpresa dopo smentite e insulti, l'intervista al palazzo del New York Times. La cancellazione di quest'appuntamento, dunque, è l'ultima mossa dell'imprevedibile Trump, che però, chissà, nelle prossime ore potrebbe ancora coglierci di sorpresa.