28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Al miliardario serve arrivare 1.237 delegati

Usa 2016, primarie in Indiana decisive per Trump

Ultimissimi sforzi per Donald Trump per assicurarsi la nomination repubblicana. Dopo la schiacciante vittoria nelle cinque primarie della scorsa settimana, si avvicina per il magnate la possibilità di conquistare i 1.237 delegati di cui ha bisogno per correre ufficialmente per la Casa Bianca

NEW YORK - Ultimissimi sforzi per Donald Trump per assicurarsi la nomination repubblicana. Dopo la schiacciante vittoria nelle cinque primarie della scorsa settimana, si avvicina per il magnate la possibilità di conquistare i 1.237 delegati di cui ha bisogno per correre ufficialmente per la Casa Bianca, allontanando l'ipotesi di una 'brokered convention', ovvero di una convention in assenza di un candidato con la maggioranza assoluta dei voti, che potrebbe rimettere in gioco i rivali del miliardario.

Un appuntamento fondamentale
Così, le primarie in Indiana hanno, a questo punto, un'elevata importanza: secondo gli esperti, una netta vittoria nel cosiddetto Hoosier State permetterebbe a Trump di raggiungere la quota necessaria. Trump, al momento, ha 954 delegati, a 283 dalla nomination; in palio, ne restano 502. In Indiana 30 delegati sono assegnati su base statale al vincitore; ogni circoscrizione elettorale, poi, assegna 3 delegati al vincitore nel proprio territorio, per un totale di 27: tutti e 57 i delegati potrebbero essere assegnati a Trump.

Sondaggi a favore
I sondaggi, in ogni caso, lo danno per favorito. Il tycoon ha infatti un vantaggio di 15 punti su Ted Cruz nell'ultimo sondaggio di Nbc News/Wall Street Journal/Marist sulle primarie repubblicane in Indiana, in programma domani, potenzialmente decisive per la nomination: con un ampio successo (come quello previsto da questo sondaggio) è probabile che il miliardario riesca a ottenere la maggioranza assoluta dei delegati necessaria per diventare il candidato del partito alle prossime presidenziali statunitensi. Trump ha ottenuto il 49% delle preferenze degli intervistati, seguito da Cruz al 34% e John Kasich al 13 per cento. «Trump potrebbe ottenere tutti e 57 i delegati in palio» ha detto Lee Miringoff, direttore del Marist College Institute for Public Opinion. Nel cosiddetto Hoosier State, 30 delegati sono assegnati su base statale al vincitore; ogni circoscrizione elettorale, poi, assegna 3 delegati al vincitore nel proprio territorio, per un totale di 27.

 Vicino alla vittoria
Secondo Nate Cohn del New York Times, una sconfitta di Trump in Indiana potrebbe creare le condizioni per una 'contested convention', che pure potrebbe risolversi a favore di Trump alla prima votazione con i voti decisivi dei 54 delegati della Pennsylvania che non sono legati a nessun candidato. Cruz, comunque, non sembra avere molte possibilità di vittoria, nonostante la traballante alleanza messa in piedi con John Kasich: il governatore, ultimo nei sondaggi, ha deciso di non fare più campagna elettorale in Indiana, nella speranza che i voti di chi si oppone a Trump vadano tutti a Cruz; in cambio, Cruz non farà campagna in New Mexico e Oregon.

Il partito contro?
Il movimento «Never Trump», nato tra i repubblicani per contrastare la candidatura del miliardario, non sembra però più convincere nemmeno i membri del partito. «Non faccio parte della campagna 'chiunque tranne Trump', ma in quella 'chiunque tranne Hillary Clinton'» ha detto Jim Poolman, un delegato del North Dakota, al New York Times. «Se vinciamo in Indiana, è finita. Ok?» ha avvisato Trump, in un comizio tenuto ieri. «Così poi possiamo concentrarci su quella corrotta di Hillary. Per favore, concentriamoci su Hillary». Ad ogni modo, secondo le stime gli elettori repubblicani disapprovano (58%) l'alleanza tra Cruz e Kasich, con quest'ultimo che ha smesso di fare campagna elettorale in Indiana per favorire il senatore, che in cambio ha interrotto la campagna in Oregon e New Mexico.

La situazione di Hillary
In campo democratico, Hillary Clinton, ormai molto vicina alla conquista della nomination, gode del 50% delle intenzioni di voto, contro il 46% per Bernie Sanders. In un ipotetico scontro presidenziale, in Indiana, Trump batterebbe Clinton con 7 punti percentuali di vantaggio (48%-41%) e Sanders con un solo punto (47%-46%). Clinton perderebbe anche con Cruz, di 7 punti, e Kasich, addirittura di diciannove punti; contro Sanders, Kasich vincerebbe di un punto, mentre Cruz perderebbe di tre punti.