19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Nel testo si prevede anche revoca nazionalità francese

Francia, varato il disegno legge per lo stato di emergenza in Costituzione

L'esecutivo francese ha varato un progetto di riforma costituzionale che prevede lo stato d'emergenza, così come aveva promesso il presidente François Hollande all'indomani degli attentati di Parigi del 13 novembre

PARIGI - L'esecutivo francese ha varato un progetto di riforma costituzionale che prevede lo stato d'emergenza, così come aveva promesso il presidente François Hollande all'indomani degli attentati di Parigi del 13 novembre. Lo ha annunciato oggi il premier socialista Manuel Valls.

L'iter
Il disegno di legge dovrà essere sottoposto al Parlamento con una procedura aggravata e raccogliere una maggioranza di tre quinti dei deputati e senatori per essere adottato. Il governo ha previsto anche la possibilità che venga revocata la nazionalità francese alle persone condannate per atti i terrorismo che abbiano anche un'altra nazionalità. 

Dopo gli attentati
Lo stato di emergenza, una condizione eccezionale nello stato di diritto francese, è stato decretato dal governo all'indomani degli attentati del 13 novembre a Parigi e approvato con voto quasi unanime dal Parlamento: resterà in vigore fino al 20 febbraio. Lo stato di emergenza, considerato dai detrattori una minaccia alle libertà individuali, attualmente è una misura straordinaria regolamentata solo da legge ordinaria e quindi suscettibile di essere contestato davanti alla Corte costituzionale. Francois Hollande invece vuole andare oltre, introducendo lo stato d'emergenza direttamente nel testo costituzionale del 1958 e rafforzarndone il dispositivo.

Dibattito dentro e fuori dal Parlamento
Il dibattito in Parlamento, ha annunciato Manuel Valls, si aprirà «a partire dal 3 febbraio» in Assemblea nazionale, per poi passare al Senato. Lo stato d'emergenza autorizza i prefetti a procedere a perquisizioni, arresti domiciliari e scioglimento di associazioni senza passare per l'autorità giudiziaria, in base alla semplice ipotesi di una minaccia per la sicurezza pubblica. Da settimane ormai si è aperto un vivace dibattito, in particolare sui media francesi, fra coloro che sostengono questa riforma e coloro che la giudicano contraria alle libertà costituzionali o insufficiente a combattere il terrorismo.

(Con fonte Askanews)