20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Intervista alla radio pubblica, prima della partenza per le ferie

Usa 2016, Obama contro Trump: «Sfrutta le paure dei lavoratori americani»

Secondo il presidente Usa Barack Obama, il candidato alla nomination repubblicana Donald Trump sfrutta le paure dei lavoratori americani per avere voti

NEW YORK - «Donald Trump sfrutta le paure dei lavoratori americani». A dirlo è stato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in un'intervista rilasciata alla Npr, la radio pubblica, che sarà trasmessa stasera.

Le accuse di Obama
I cambiamenti demografici e l'appiattimento dei salari hanno portato «soprattutto i colletti blu ad avere molti problemi in questa nuova economia, in cui non hanno più gli accordi di quando andavano in fabbrica ed erano capaci di mantenere una famiglia con un salario» ha detto Obama. «Se combini queste cose, hai potenzialmente frustrazione, rabbia e paura, alcune giustificate, ma indirizzate male. Uno come Trump - ha aggiunto - se ne sta avvantaggiando».

Cambiamento
Nella lunga intervista, concessa il giorno prima della partenza per le vacanze di Natale, avvenuta venerdì per le Hawaii, Obama ha difeso la sua strategia contro l'Isis e ha detto che molti degli attacchi contro di lui, soprattutto da parte di Trump, sono il frutto della paura per il cambiamento che ha portato, e del fatto che lui è il primo presidente afroamericano degli Stati Uniti. «Rappresento un cambiamento che spaventa i repubblicani» ha detto.

Nodo Isis 
«L'Isis è una seria minaccia, è un'organizzazione virulenta e ripugnante che ha guadagnato terreno in spazi non governati in Siria e in zone dell'Iraq occidentale, ma è importante per noi anche tenere tutto in prospettiva, perché questa non è un'organizzazione che possa distruggere gli Stati Uniti». Ha poi respinto le critiche dei candidati repubblicani alla Casa Bianca, che vorrebbero un «bombardamento a tappeto» per distruggere l'Isis, così come la proposta di Hillary Clinton, la probabile candidata democratica alle prossime presidenziali, che ha dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero istituire una «no-fly zone» sulla Siria: per Obama, servirebbero molti soldati sul terreno e non avrebbe comunque l'effetto di danneggiare l'Isis, che non ha una forza aerea.

(Con fonte Askanews)