19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Aveva fatto il verso a un giornalista disabile

Usa 2016, Trump si difende dopo l'ultima (contestatissima) gaffe

Il favorito tra i candidati repubblicani nella corsa alla Casa Bianca, Donald Trump, ha negato di conoscere un reporter del New York Times disabile, i cui movimenti a scatti sembra voler sbeffeggiare in un video di di un comizio elettorale

WASHINGTON - Il favorito tra i candidati repubblicani nella corsa alla Casa Bianca, Donald Trump, ha negato di conoscere un reporter del New York Times disabile, i cui movimenti a scatti sembra voler sbeffeggiare in un video di di un comizio elettorale. L'ultima bufera scatenata dal roboante miliardario, che ha sempre espresso pubblicamente il suo disprezzo per il «politically correct», solleva nuovi dubbi su quello che i critici definiscono una sua tendenza a farsi beffe dell'aspetto fisico delle persone e a inventare storie a suo vantaggio.

L'ultima gaffe
Il magnate dell'immobiliare, che questa settimana era già stato bersagliato dalle critiche per aver detto che gli arabi americani avevano festeggiato l'11 settembre, ha aperto un nuovo fronte con un discorso in South Carolina in cui difende la sua posizione. Il video lo mostra mentre sembra mettere in dubbio le credenziali di Serge Kovaleski, giornalista vincitore di un Pulitzer, che soffre di artrogrifosi congenita, una malattia che interferisce con il movimento degli arti.

Smentita
Ma Trump, 69 anni, che in campagna non ha mai nascosto il suo disdegno per i media Usa, ha smentito di aver preso in giro la malattia di Kovaleski e ha chiesto le scuse del New York Times, giornale che «sta fallendo». «Serge Kovaleski deve avere un'alta opinione di sè se pensa che io me ne ricordi dopo decenni, se mai l'ho incontrato, cosa di cui dubito» ha affermato Trump in una dura dichiarazione, dopo aver preso di mira il quotidiano in una serie di tweet. «Dovrebbe smettere di pontificare e tornare a fare il giornalista per un giornale che sta andando rapidamente in malora».

«Non ricordo»
Martedì sul palco Trump aveva preso di mira Kovaleski ricordando un articolo che aveva scritto dopo l'11 settembre. «Ora il poveretto, dovreste vederlo: 'non so cosa ho detto! non ricordo!'» aveva affermato il miliardario agitando le braccia davanti al corpo e distorcendo i lineamenti, imitando in apparenza il giornalista. Il Washington Post, dove Kovaleski lavorava, cita il reporter che afferma di essere certo che Trump lo conosca a che sappia della sua malattia.

Campagna calda
Ad ogni modo, con questa vicenda Trump, che negli ultimi tempi sembrava aver perso lo «smalto» dell'inizio della campagna, è tornato prepotentemente a far parlare di sè, in un momento particolarmente caldo della sfida per le primarie. Gli attentati di Parigi hanno infatti imposto di ridiscutere l'intera agenda, spostando l'attenzione sui temi del terrorismo e dell'immigrazione. Argomenti che sono da sempre carissimi ai repubblicani, e sui quali possono forse costruire la propria rimonta su Hillary Clinton.

(Con fonte Askanews)