18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Dopo il terzo dibattito

Usa 2016, i repubblicani deludono e attaccano la Cnbc

Su una questione tutto il partito repubblicano sembra d'accordo: i moderatori della Cnbc, che ha trasmesso l'evento, non sono stati all'altezza

NEW YORK - Il giorno dopo il terzo dibattito presidenziale repubblicano, negli Stati Uniti si discute - come accade ogni volta - di vincitori e vinti, e dei punti di scontro tra i candidati. Su una questione, però, tutto il partito repubblicano sembra d'accordo: i moderatori della Cnbc, che ha trasmesso l'evento, non sono stati all'altezza.

Differenza con gli ossequi ai democratici
Il senatore Ted Cruz, uno dei più apprezzati ieri sera, ha detto in diretta che il dibattito ha mostrato «perché gli americani non si fidano dei media», sottolineando la presunta differenza con le domande «ossequiose» poste durante il confronto democratico. Alla fine del dibattito, che si è svolto a Boulder, in Colorado, ed è durato due ore, il presidente del comitato nazionale repubblicano, Reince Priebus, ha deriso i moderatori e le loro domande, una mossa inusuale per il leader del partito che ha organizzato l'evento per i candidati alla nomination per le elezioni presidenziali. «Mentre sono stato orgoglioso dei nostri candidati e di come hanno gestito il dibattito, la prova dei moderatori della Cnbc è stata estremamente deludente e ha reso un disservizio al loro canale, ai nostri candidati, agli elettori» ha detto Priebus, in un comunicato.

Domande profondamente infelici
«Il nostro campo di candidati diversi, di talento ed eccezionalmente qualificati ha fatto il meglio per condividere le idee su come rinvigorire l'economia e rimettere gli americani al lavoro, nonostante le domande profondamente infelici della Cnbc». Le domande ai dibattiti per le primarie repubblicane sono sempre state un punto di discussione all'interno del partito; Priebus ha istituito una serie di regole dopo le elezioni del 2012, nel tentativo di migliorare i dibattiti.

Ieri sera, i moderatori erano John Harwood, corrispondente capo della redazione di Washington, Becky Quick, una dei conduttori di «Squawk Box», programma incentrato su Wall Street, e Carl Quintanilla, ex conduttore dello stesso programma. Gli spettatori hanno spesso manifestato la loro disapprovazione nei confronti dei giornalisti, incoraggiati anche dai candidati, in alcune occasioni.

Severità con i media
«Ci sono stati molti conservatori che hanno chiesto ai candidati di essere duri con i media ed è quello che hanno fatto» ha detto Harwood, rispondendo alle critiche. Secondo lui, i moderatori erano lì per porre domande dure ai candidati sulla politica economica. I moderatori, scrivono i giornali statunitensi, si sono mostrati poco tolleranti quando i candidati hanno cercato di interrompere e rispondere a una domanda per un altro candidato, impedendo loro di intervenire. Il responsabile della campagna elettorale di Jeb Bush si è lamentato con i producer della Cnbc e, in seguito, con la stampa per come il canale ha gestito il dibattito e per il tempo concesso all'ex governatore della Florida, «inferiore a quanto sperato».

Ritardo di 15 minuti
Molto criticato è stato anche il ritardo di 15 minuti con cui il dibattito è cominciato, a causa dei conduttori, che hanno introdotto gli argomenti di discussione. Critiche pervenute anche da alcuni colleghi dei moderatori, come Nicholas Kristof del New York Times, che su Twitter ha scritto: «La Cnbc ha sottolineato che le sole persone che certe volte sono più scialbe dei candidati sono i giornalisti che parlano dei candidati».

(Con fonte Askanews)