18 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Non impegnate nella missione Amisom

Somalia, presenti truppe etiopi dall'«agenda nascosta»

Il governo somalo ha confermato la presenza nel Paese di truppe etiopi non inquadrate nella missione di pace dell'Unione africana (Amisom)

MOGADISCIO (askanews) - Il governo somalo ha confermato la presenza nel Paese di truppe etiopi non inquadrate nella missione di pace dell'Unione africana (Amisom), dopo che un comandante dell'Amisom, il colonello Abdurahman Abdi Dhimbil, ha riferito ieri della loro presenza nella regione centrale di Hiran, sostenendo che operano in base a una «loro agenda nascosta».

Non appartengono all'Amisom
«Voglio che sia chiaro che le unità dell'esercito etiope che si sono ritirate di recente dall'insediamento di Halgan non appartengono all'Amisom - ha detto ieri il colonnello Dhimbil - lo stesso vale per le truppe etiopi che hanno conquistato i villaggi nella regione di Hiran». Il generale ha quindi tenuto a precisare che queste truppe ricevono ordini da Addis Abeba, non dai vertici Amisom, rispondendo così alla domanda sul motivo del loro ritiro dai villaggi che avevano strappato al controllo dei jihadisti Shebab, subito rientrati nelle zone abbandonate dalle truppe.

Agenda nascosta
«Le truppe etiopi non sono nel Paese per aiutare la Somalia a ritrovare pace e sicurezza, ma hanno una loro agenda nascosta», ha aggiunto il colonnello, rivelando la propria irritazione per la decisione di Addis Abeba di ritirare le truppe dalla città di Halgan, strappata agli Shebab all'inizio del mese. "Si sono rifiutati di rimanere e hanno invece preferito andarsene", ha detto all'emittente Voice of America. «Le forze di Gibuti presenti nel Paese riesamineranno la loro operazione congiunta con gli etiopi perchè non stiamo andando nella stessa direzione», ha aggiunto il colonnello.

Contro i jihadisti
Nella regione di Hiran, infatti, le truppe di Etiopia e Gibuti inquadrate nella missione Amisom sono impegnate contro i jihadisti. Il colonnello ha precisato che le sue truppe gibutine interverranno per riconquistare i centri abitati abbandonati dagli etiopi, a fronte delle richieste degli abitanti che hanno denunciato il rischio di nuove violenze. Ieri, gli abitanti di Halgan hanno infatti riferito dell'arresto di decine di persone da parte degli Shebab rientrati in città. La missione Amison è presente in Somalia dal 2007, sotto il mandato delle Nazioni Unite. Nelle ultime settimane ha lanciato un'offensiva in diverse regioni centro-meridionali del Paese contro gli Shebab, a seguito dell'attacco messo a segno dai jihadisti contro la base Amisom di Lego alla fine di giugno, costato la vita a decine di caschi verdi.