26 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Dopo il disgelo con gli americani profondi cambiamenti sull'isola

Cuba, boom turistico e investimenti stranieri

A Cuba è ormai boom turistico. Dopo il riavvicinamento con gli Stati Uniti da parte del regime dell'isola caraibica, il settore è cresciuto quest'anno quattro volte in più rispetto al resto dell'economia del Paese

CUBA (askanews) - A Cuba è ormai boom turistico. Dopo il riavvicinamento con gli Stati Uniti da parte del regime dell'isola caraibica, il settore è cresciuto quest'anno quattro volte in più rispetto al resto dell'economia del Paese. Le cifre ufficiali mostrano che nel primo semestre di quest'anno il turismo è aumentato del 15,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e a contribuire al successo sono soprattutto i cittadini americani, le cui visite a Cuba sono aumentate del 50,1%. In crescita anche i turisti francesi (+28,5%), britannici (+27,5%) e tedeschi (+21,7%), mentre quelli canadesi che rappresentano i primi visitatori dell'isola con un terzo dei tre milioni di ingressi registrati nel 2014, sono aumentati del 13,2%.

Cuba aperta al turismo
Era stato Fidel Castro, all'inizio degli anni novanta, ad aprire Cuba al turismo, in piena crisi economica dovuta al crollo dell'Unione sovietica. Nel corso dei primi dieci anni il settore è cresciuto del 15% ogni anno, ma dopo il 2001 il ritmo è sensibilmente rallentato e il tasso annuale si è fermato al 5%. I dati eccezionali del primo semestre del 2015 sono senza dubbio dovuti al disgelo con Washington dopo oltre mezzo secolo di ostilità e secondo gli esperti il turismo attirerà anche investimenti dall'estero e progetti immobiliari, in attesa che gli americani liberalizzino totalmente i viaggi verso l'isola.

La ripresa delle relazioni con gli Usa
Stati Uniti e Cuba hanno ristabilito lo scorso 20 luglio le relazioni diplomatiche, interrotte nel gennaio del 1961. Il prossimo 14 agosto il segretario di Stato americano John Kerry sarà all'Avana per issare la bandiera a stelle e strisce sull'ambasciata americana. E nella capitale, così come nella località balneare di Varadero, gli hotel esibiscono i cartelli «completo» già dall'inizio di quest'anno.

Investimenti
Il successo sta spingendo le catene alberghiere a investire, come la francese BTP Bouygues che ha iniziato a rinnovare la «Manzana de Gomez», un edificio in rovina dell'Avana vecchia che diventerà un albergo a cinque stelle da gestire in partnership con il gruppo cubano Gaviota e quello tedesco Kempinski. Con 246 stanze di lusso, l'Hotel Manzana verrà inaugurato nel 2016 e sarà il più caro dell'isola. Ad approfittare del boom turistico sono anche i «paladares», i piccoli ristoranti privati che si sono moltiplicati dopo le prime timide aperture del regime socialista all'imprenditoria privata e che hanno deciso di adattarsi. «Il nostro menù andrà incontro al gusto e alla qualità alla quale sono abituati gli americani», racconta Carlos Marquez, chef del paladar "San Cristobal", ai cui tavoli si sono seduti diversi Presidenti e anche la cantante Beyoncé.