19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Rapporto UNICEF

Africa, quasi una bambina su 5 subisce mutilazioni genitali

E' quanto si legge dal rapporto «Ogni bambino conta». Unicef ha denunciato oggi anche l'alto tasso di bambine costrette a sposarsi prima di aver compiuto 15 anni, pari all'11%, con gravi rischi per la salute, l'istruzione e la protezione

ROMA - Quasi una bambina su cinque è ancora costretta a subire mutilazioni genitali in Africa sub-sahariana. E' quanto emerge dal rapporto pubblicato oggi dall'Unicef, «Ogni bambino conta», sulla condizione dell'infanzia nel mondo.

Come precisato dal Guardian, Unicef ha riportato oggi i dati sulle mutilazioni genitali femminili pubblicati lo scorso anno nel suo primo rapporto in cui sono state assembrate e analizzate le cifre raccolte in 29 paesi africani in cui tale pratica è ancora molto diffusa. Diciotto di questi paesi si trovano nella zona occidentale e centrale del continente.

A fine 2012 l'Assemblea generale dell'Onu ha approvato la risoluzione per la messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili, da tempo riconosciute come una violazione dei diritti umani di donne e bambine, oltre che causa di gravi problemi di salute. Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità sono tra 100 e 140 milioni le bambine, le ragazze e le donne nel mondo che hanno subito una forma di mutilazione genitale.

Unicef ha denunciato oggi anche l'alto tasso di bambine costrette a sposarsi prima di aver compiuto 15 anni, pari all'11%, con gravi rischi per la salute, l'istruzione e la protezione.