Al Awlaki ospite al Pentagono mentra era già nel mirino dell'FBI
Era il 5 febbraio del 2002. La stessa polizia federale aveva iniziato a indagare sui possibili legami tra l'uomo e il terrorismo dal 1999
NEW YORK - Anwar al-Awlaki, l'ex leader di Al-Qaeda nato negli Stati Uniti e ucciso da un drone americano in Yemen nel settembre 2011, ha speso migliaia di dollari in prostitute tra il 2001 e il 2002, quando lavorava come imam in una moschea a Falls Church, nello Stato della Virginia, a pochi passi da Washington. A rivelarlo è Judicial Watch. L'organizzazione indipendente che promuove la trasparenza del governo ha ottenuto dall'Fbi documenti da cui emergono dettagli molto più rilevanti rispetto alle scappatelle osé, come il fatto che l'Fbi aveva identificato al-Awlaki come terrorista pericoloso già quando fu invitato a pranzo al Pentagono nell'ambito di un programma di incontri voluto dal governo con i musulmani moderati. Era il 5 febbraio del 2002. Non solo: la stessa polizia federale aveva iniziato a indagare sui possibili legami tra l'uomo e il terrorismo dal 1999.
In base a documenti precedentemente ottenuti da Judicial Watch attraverso il Freedom of Information Act, la legge che permette la divulgazione su richiesta di informazioni e documenti in mano al governo americano, l'Fbi sapeva già dal 27 settembre 2001 che al-Awlaki potrebbe avere acquistato biglietti aerei per tre dei dirottatori del volo schiantatosi l'11 settembre 2001 sul World Trade Center a New York City, incluso quello del capo del commando suicida Mohammed Atta. Il 10 ottobre 2002, l'imam è stato detenuto all'aeroporto JFK di New York per una frode legata al suo passaporto, reato punibile fino a 10 anni di carcere. Tuttavia, l'Fbi ordinò la sua liberazione.