Giovedì Obama a Boston
Identificata anche la terza vittima, è uno studente universitario. Intanto il presidente Barack Obama, che ieri mattina ha chiaramente parlato di «atto di terrorismo», ha annunciato che giovedì si recherà a Boston, per incontrare le autorità e prendere parte a una celebrazione interreligiosa in onore delle vittime
NEW YORK - Non si fermano le indagini sull'attentato di lunedì al traguardo della maratona di Boston che ha sconvolto l'America. Ieri sera Cnn ha annunciato che anche l'ultima vittima è stata identificata: si tratterebbe di uno studente iscritto all'Università di Boston. Le altre due accertate in precedenza, sono un bambino di otto anni, Martin Richard, e una ragazza di 29, Krystle Campbell. La madre di quest'ultima, Patty Campbell, ha parlato ieri sera davanti alla sua abitazione ai giornalisti, ricordando la figlia con la voce rotta dal pianto, dicendo che «tutto questo semplicemente non ha senso».
Intanto il presidente Barack Obama, che ieri mattina ha chiaramente parlato di «atto di terrorismo», ha annunciato che giovedì si recherà a Boston, per incontrare le autorità e prendere parte a una celebrazione interreligiosa in onore delle vittime.
Parlando in conferenza stampa, ieri sera le autorità di Boston hanno invece fornito un aggiornamento sulle indagini. Hanno confermato che gli esplosivi erano contenuti in pentole a pressione colme di bulloni, chiodi e pezzi di ferro. Gli ordigni erano trasportati e nascosti in grandi borse nere di nylon.
L'agente speciale dell'Fbi Rick DesLauriers ha ribadito che non ci sono ancora risposte chiare. «Stiamo conducendo le indagini in maniera metodica - ha detto - per evitare conclusioni affrettate». DesLauriers ha invitato tutti a segnalare qualsiasi indizio utile a identificare gli attentatori, in particolare chiunque avesse avvistato un uomo trasportare una pesante borsa nera nei pressi delle esplosioni. «Qualcuno sa chi è stato - ha detto l'agente - la collaborazione da parte della comunità sarà cruciale».
Fox toglie dal sito la puntata dei «Griffin» sulla maratona di Boston - La Fox ha tolto dal suo sito internet un recente episodio di 'Family Guy', la serie televisiva a cartoni animati conosciuta in Italia come 'I Griffin', in cui si parla della maratona di Boston e di un attentato.
Nell'episodio, un conduttore televisivo, Bob Costas, chiede al protagonista Peter Griffin come ha fatto a vincere la maratona. A quel punto, un flashback mostra Peter che falcia i corridori con la sua macchina. «Bob, sono solo salito in macchina - risponde il protagonista - e ho guidato. E ho ucciso ogni tizio sulla mia strada». Più tardi, nella stessa puntata, Peter diventa amico di un estremista che, a sua insaputa, sta progettando un attentato a un ponte. E quando Peter prova a usare il telefono che l'uomo gli aveva dato, si sentono esplosioni e urla.
Su alcuni siti web - fa presente il Washington Post - le due scene sono state montate insieme, facendo erroneamente credere che l'attentato, nella puntata andata in onda tre settimane fa, fosse stato compiuto durante la maratona di Boston. Il creatore della serie, Seth McFarlane, ha attaccato su twitter i responsabili del montaggio, offrendo poi le sue condoglianze alle vittime. La Fox ha poi fatto sapere di aver chiesto a YouTube di togliere dal sito il montaggio criticato.