25 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Politiche di genere

«Basta vedersi come donne, siamo persone»

Questo l'appello lanciato dalla blogger egiziana Sarah Sirgany, collaboratrice della Cnn e autrice del libro «I diari della Rivoluzione» (Fandango), durante l'incontro «La primavera è donna. Questioni femminili e rivolte in Nordafrica», nella sede dell'Ufficio della Commissione europea in Italia, a Roma

ROMA - «Basta vedersi come donne, consideriamoci persone che fanno determinate attività, giornalisti, cittadini»: questo l'appello lanciato dalla blogger egiziana Sarah Sirgany, collaboratrice della Cnn e autrice del libro «I diari della Rivoluzione» (Fandango), durante l'incontro «La primavera è donna. Questioni femminili e rivolte in Nordafrica», nella sede dell'Ufficio della Commissione europea in Italia, a Roma.

SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO - Sirgany ha raccontato ai presenti (tutte donne eccetto il moderatore-scrittore Luca Attanasio e un altro cameraman) che quando va in piazza a seguire gli scontri si trova di fronte un «muro di uomini», che la mettono in guardia dall'andare in prima linea, perchè rischia di essere picchiata: «E' molto frustrante essere oggetto di protezione», ha commentato. Lei, ogni volta, pazientemente spiega a chi tenta di fermarla, che «siamo quello che facciamo e che lei è una giornalista», non solo una donna.
La giornalista e attivista, che durante la rivolta nel suo paese ha curato un blog per il Corriere della sera, ha chiesto di non guardare alle «problematiche femminili come problemi a parte», sottolineando che «la lotta contro le molestie sessuali non è diversa dalla lotta contro le torture».
L'incontro, al quale hanno partecipato anche la giornalista tunisina e fondatrice di Radio Kalima Sihem Bensedrine e l'attivista e psichiatra egiziana esperta di vittime di tortura, Sally Toma, è stato organizzato dall'europarlamentare Silvia Costa, che ha redatto il «Rapporto d'iniziativa sulla condizione femminile in Nordafrica», che sarà votato dal Parlamento di Strasburgo il prossimo 12 marzo.