24 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Tutte le principali strade che portano a Buenos Aires bloccate

L'Argentina sciopera contro la «presidenta» Kirchner

Lo sciopero è stato organizzato dai gruppi dissidenti della Cta e della Cgt di Hugo Moyano, il potente capo dei camionisti, fino al 2011 alleato della «presidenta» Kirchner, per ottenere la cancellazione o la diminuzione dell'imposta sul reddito che colpisce i dipendenti

BUENOS AIRES - Tutte le principali strade che portano a Buenos Aires saranno bloccate oggi da uno sciopero dei camionisti argentini che chiedono al presidente, Cristina Fernandez Kirchner, una riduzione delle tasse. «Chi vorrà andare al lavoro deve farlo prima del blocco stradale», ha annunciato Pablo Micheli, dirigente del sindacato dissidente dei lavoratori argentini alla radio La Red. Un altro leader sindacale, Juan Carlos Alderete, ha precisato che «ci saranno oltre 160 blocchi sulle strade in tutto il Paese, 16 solo a Buenos Aires».

GOVERNO: NON RISPONDEREMO ALLE PROVOCAZIONI - Lo sciopero è stato organizzato dai gruppi dissidenti della Cta e della Cgt di Hugo Moyano, il potente capo dei camionisti, fino al 2011 alleato della 'presidenta' Kirchner, per ottenere la cancellazione o la diminuzione dell'imposta sul reddito che colpisce i dipendenti. «Vogliono provocare il caos», ha dichiarato il vice-ministro alla Sicurezza, Sergio Berni. «Non risponderemo alle provocazioni», ha aggiunto».
Questo sciopero arriva 13 giorni dopo una serie di manifestazioni in tutto il Paese che segnano la fine del sostegno da parte della classe media al governo Kirchner. L'economia argentina è cresciuta del 9% nel 2011 - anno della rielezione di Kirchner con il 54% dei voti - e solo del 2,2% quest'anno, secondo le previsioni della Banca mondiale.
Secondo un recente sondaggio la popolarità di Kirchner è scesa al 34% rispetto al 60% la settimana della sua rielezione.