23 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Lo ha riferito il Ministero degli Interni

Tunisi, scontri nella periferia tra salafiti e polizia

Un militante islamico radicale è stato ucciso dalla polizia che ha risposto all'attacco da parte dei salafiti di due commissariati della guardia nazionale tunisina a Manouba

TUNISI - Scontri violenti sono scoppiati ieri sera nella periferia di Tunisi tra gruppi salafiti e polizia. Un militante islamico radicale è stato ucciso dalla polizia che ha risposto all'attacco da parte dei salafiti di due commissariati della guardia nazionale tunisina a Manouba. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Interni, Khaled Tarrouche. «L'intervento delle forze dell'ordine ha avuto come conseguenza la morte di un aggressore, ucciso da un proiettile», ha spiegato il portavoce.

Secondo questa fonte, dopo l'annuncio dell'arresto di un salafita sospettato di essere l'autore di un'aggressione sabato scorso contro il capo dell'unità di sicurezza pubblica a Manouba, Wissem Ben Slimane, un «gruppo numeroso di persone di tendenze religiose radicali» ha attaccato in serata due posti di polizia alla periferia di Tunisi.
Secondo il portavoce, il ministero degli Interni ha inviato «rinforzi ingenti» di uomini in questo quartiere della periferia ovest della capitale, dove la situazione resta molto tesa. In Tunisia è ancora in vigore lo stato d'emergenza da giorni della rivoluzione del gennaio 2011.
Il governo tunisino, dominato dagli islamici moderati di Ennahda, è accusato dall'opposizione laica di essere troppo accondiscente nei confronti degli islamici radicali.