Yemen, si vota per il dopo Saleh
opo il boicottaggio degli autonomisti sudisti e dei ribelli sciiti del Nord del paese, il voto consentirà al vice presidente Abd Rabbo Mansour Hadi, unico candidato, di assumere il potere
SANA'A - Più di 12 milioni di elettori sono chiamati oggi alle urne nello Yemen per eleggere il successore di Ali Abdallah Saleh, primo leader arabo a negoziare la sua partenza dopo avere trascorso 33 anni al potere. I seggi si sono aperti alle 8 locali, le 6 in Italia. Dopo il boicottaggio degli autonomisti sudisti e dei ribelli sciiti del Nord del paese, il voto consentirà al vice presidente Abd Rabbo Mansour Hadi, unico candidato, di assumere il potere.
Conterrà il dato dell'affluenza - Ma se l'esito del voto è scontato, non altrettanto è possibile dire sull'affluenza: proprio il tasso di partecipazione al voto darà un'idea del sostegno popolare al successore di Saleh. Hadi, 65 anni, il cui mandato è stato fissato in due anni, si è impegnato ad affrontare i problemi del Nord e del Sud e ad agire con fermezza nei confronti di al Qaida.
Lo stesso Saleh ha lanciato un appello a votare per il suo vice presidente al fine di permettere «una transizione pacifica» alla guida dello Stato in modo da avviare la ricostruzione politica, economica e sociale.
D'altra parte, le spinte separatiste al sud e al nord, la radicata presenza di gruppi estremisti e la grave situazione economica e sociale tengono lo Yemen in uno stato di instabilità, in cui la transizione democratica appare a rischio, dopo un anno di proteste che hanno sfiorato la guerra civile. E il voto di oggi è stato preceduto da nuove tensioni, con le forze di sicurezza mobilitate in tutto il paese per evitare nuovi episodi di violenza.