12 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Salute | Medicina

Le pandemie potrebbero essere legate a «La Niña»

E' il risultato di uno studio pubblicato dall'Accademia Nazionale delle Scienze statunitense, che lega il diffondersi del virus a fattori come il cambiamento delle abitudini migratorie degli animali vettori causate dalle condizioni climatiche alterate

ROMA - Le ultime quattro pandemie si sono registrate dopo il verificarsi di «La Niña», il fenomeno meteorologico responsabile dell'affioramento delle correnti di acqua fredda nel Pacifico: è il risultato di uno studio pubblicato dall'Accademia Nazionale delle Scienze statunitense, che lega il diffondersi del virus a fattori come il cambiamento delle abitudini migratorie degli animali vettori causate dalle condizioni climatiche alterate.
Tuttavia, come spiega il sito della BBC, i ricercatori sottolineano come altri episodi simili non sino stati seguiti dal diffondersi di epidemie e dunque il cambiamento temporaneo del clima può sì rendere più probabile una pandemia, ma non è di per sé sufficiente.

Il meccanismo proposto è quello del contatto fra popolazioni di uccelli o altri animali migratori che normalmente non interagiscono, il che porterebbe a delle mutazioni dei ceppi virali di cui sono portatori: il risultato - diretto o attraverso altre specie - è un nuovo virus per il quale gli esseri umani non hanno sviluppato alcuna immunità, come accadde nel 1918, 1957, 1958 e 2009.