29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Seconda vittima in 3 mesi

Muore un altro pilota delle «Frecce» britanniche

Non si è attivato il meccanismo di espulsione. Dubbi sull'attività del team della Royal Air Force

LONDRA - Due vittime in tre mesi per il Team Red Arrows della Royal Air Force britannica, l'equivalente delle nostre Frecce Tricolori. Una duplice tragedia che ha sollevato dubbi, nel Regno Unito, sull'opportunità di mantenere in attività la pattuglia acrobatica. Il nuovo allarme è scattato ieri, dopo la morte del pilota dell'Hawk T1 durante una sessione di addestramento alla base della Raf di Scampton.

Le autorità competenti, riferisce oggi il Telegraph, hanno aperto un'inchiesta per appurare le circostanze della morte (il nome della vittima non è stato pubblicato dal giornale) e in particolare la ragione per cui non si è attivato il meccanismo di espulsione del pilota dal velivolo.

Il team delle Red Arrows era stato momentaneamente fermato già nel luglio 2010 a seguito di problemi registrati proprio sul meccanismo di espulsione del pilota dal velivolo. Poco più di un anno dopo, nello scorso mese di agosto, un altro pilota era rimasto ucciso durante una manifestazione aerea all'aeroporto di Bournemouth, in Dorset.