20 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Il ritorno di «Joe the Plumber»: candidato al Congresso

Presidenziali 2012, Christie si schiera con Romney

«L'America ha bisogno di un nuovo corso e io sto con chi, sono convinto, sarà in grado di guidare il Paese». Biden in visita ufficiale in Grecia e in Turchia a dicembre

NEW YORK - «Gli Stati Uniti non possono sopravvivere ad altri quattro anni con Barack Obama. Mitt Romney è l'uomo che deve guidare l'America». Con queste parole il governatore del New Jersey Chris Christie ha dato il proprio sostegno all'ex governatore del Massachusetts e ha messo la parola fine alle speculazioni su una sua possibile candidatura per la Casa Bianca tra le fila repubblicane (qualora qualcuno fosse ancora in dubbio sulla questione).
E' stata «una decisione facile», ha detto Christie, arrivata poche ore prima del dibattito dei repubblicani sulle questioni economiche in programma per questa sera. Ed è un endorsement pesantissimo, soprattutto perché Christie piace all'establishment repubblicano e piace ai «big donor», i grandi finanziatori che erano disposti a spendere abbondantemente per aiutare il governatore del New Jersey e che ora verosimilmente si sposteranno su Romney.
«L'America ha bisogno di un nuovo corso e io sto con chi, sono convinto, sarà in grado di guidare il Paese», ha detto Christie, sottolineando che Romney, che cerca la nomination repubblicana per la seconda volta (nel 2008 fu sconfitto dal senatore dell'Arizona John McCain), «è la persona più adatta a incarnare i valori repubblicani e a battere Obama nel 2012». Ovvio lo scambio di complimenti: Romney ha definito Christie «un vero eroe negli ambienti repubblicani» e «una persona diretta, molto seguita in tutto il Paese».
A questo punto il governatore del Texas Rick Perry, l'unico che sembrava in grado di riuscire a staccare dal petto di Romney l'etichetta di front runner, è ancora più a mal partito, dopo i deludenti dibattiti (quando ha pasticciato e non è apparso abbastanza convincente) e dopo i recenti sondaggi, che lo vedono in svantaggio nei confronti di Romney in due stati cruciali come l'Iowa e il New Hampshire. E ora che ha incassato un endorsement di questa caratura, il più importante arrivato finora, il distacco sembra destinato ad aumentare.

Il ritorno di «Joe the Plumber»: candidato al Congresso - Samuel Joseph Wurzelbacher, meglio conosciuto come «Joe The Plumber» (Joe l'idraulico), ha annunciato martedì la sua candidatura alle prossime elezioni per il Congresso statunitensi.
Joe era diventato famoso nel 2008, durante un dibattito elettorale dell'allora candidato Obama in Ohio, quando criticò pubblicamente l'annuncio del futuro presidente di voler aumentare le tasse per i redditi superiori a 250.000 dollari. Da quel momento, «Joe l'idraulico» diventò il simbolo della middle class americana di orientamento conservatore e campione dei repubblicani, tanto da venire ripetutamente citato da John McCain durante la campagna elettorale allora in corso.
Negli ultimi tre anni, Joe si è calato completamente nella parte dell'attivista conservatore, oltre a diventare un vero e proprio personaggio pubblico: ha scritto un libro sui valori dell'American Dream, è stato invitato a diversi dibattiti elettorali conservatori ed è stato addirittura corrispondente estero per una emittente tv.
La sua popolarità, di fatto, sembra ancora alta negli Stati Uniti. All'annuncio della sua candidatura per il seggio nel nono distretto dell'Ohio, la chiave di ricerca «Joe The Plumber» è schizzata tra i primissimi posti nella classifica dei termini più cercati su Google.

Biden in visita ufficiale in Grecia e in Turchia a dicembre - Il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden si recherà in visita ufficiale in Grecia e in Turchia all'inizio di dicembre. Lo ha annunciato la Casa Bianca.
«Ad Atene, il vicepresidente porterà avanti il nostro dialogo e la nostra stretta cooperazione con il governo greco», ha precisato la presidenza Usa, mentre a Istanbul parteciperà a un vertice volto a promuovere l'imprenditoria. Il numero due americano si recherà anche ad Ankara, per «discutere dell'importante programma di cooperazione tra Stati Uniti e Turchia».
La situazione del debito pubblico greco è fonte di forte preoccupazione su entrambe le coste dell'Atlantico. Giovedì scorso, in conferenza stampa, il presidente americano Barack Obama ha invitato i leader europei a «intervenire in fretta» per fronteggiare la crisi, sottolineando come «i problemi che l'Europa attraversa oggi potrebbero avere un effetto molto concreto sulla nostra economia, nel momento in cui è già fragile». Ieri, Obama ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente francese Nicolas Sarkozy, in cui ha espresso il suo «pieno sostegno alla strategia definita» da Parigi e Berlino per far fronte alla crisi.