20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Francia | Politica

Affaire Karachi, panico fra ranghi di Sarkozy

Le Monde: «L'inchiesta tocca i fedelissimi del presidente francese per un enorme giro di tangenti legate alla fornitura di sottomarini francesi all'Arabia saudita e al Pakistan»

PARIGI - Un «sentimento di panico sembra essersi impadronito dei ranghi sarkozysti», scrive oggi il quotidiano francese Le Monde, che spiega come alcune intercettazioni telefoniche chiamino in causa direttamente l'ex ministro degli Interni, Brice Hortefeux, amico intimo del presidente francese, in merito al cosiddetto «affaire Sarkozy».

Già ieri il «fronte Sarkozy» aveva ricevuto un duro colpo, con l'incriminazione formale di Nicolas Bazire, potente uomo politico oggi direttore generale del gruppo Arnault e di Thierry Gaubert, capo delle relazioni esterne del gruppo Bpce (Banche popolari e Casse di risparmio). Entrambi sono accusati di aver raccolto tangenti per finanziare la campagna elettorale, nel 1995, di Edouard Balladur, di cui Sarkzoy era all'epoca portavoce e ministro delle Finanze.

Il denaro, sotto forma di «retrocommissioni», proveniva da Islamabad e faceva parte di un enorme giro di tangenti legate alla fornitura di sottomarini francesi all'Arabia saudita e al Pakistan. A questa vicenda si collega l'attentato di Karachi del 2001 in cui persero la vita 11 francesi, un episodio che nulla avrebbe a che fare con l'estremismo islamico e che invece sarebbe stato il risultato di una «vendetta» degli intermediari per le tangenti non pagate.