In Cile proteste contro i tagli alla scuola
In piazza sono scesi studenti e docenti per chiedere più fondi per l'istruzione pubblica
SANTIAGO DEL CILE - Oltre cinquecento arresti e quattordici feriti. E' questo il bilancio, ancora provvisorio, delle manifestazioni degenerate in violenza in Cile, dove gli studenti che protestavano per chiedere più fondi per l'istruzione pubblica sono stati respinti con idranti e gas lacrimogeni.
Centinaia di dimostranti hanno successivamente occupato un'emittente televisiva cilena, Chilevision, protesta rientrata soltanto dopo che i produttori hanno accettato di leggere in onda un loro messaggio.
Nella serata di ieri migliaia di studenti e docenti hanno cercato di riunirsi a Plaza Italia, nella capitale Santiago, dopo i precedenti scontri in diverse zone della città dove i manifestanti avevano eretto barricate con pneumatici bruciati, che hanno mandato il traffico in tilt.
Il vice ministro degli Interni, Rodrigo Ubilla, ha confermato che 527 persone sono state arrestate e quattordici ferite negli scontri.
Pinera resiste, ma la sua popolarità è ai minimi storici, meno del 30% della popolazione lo appoggia. La primavera degli studenti cileni potrebbe travolgerlo in una crisi che si potrebbe allargare anche ad altri settori e che mette in discussione il cosiddetto miracolo economico cileno.
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