I Conservatori di Harper al capolinea, elezioni alle porte
Dopo la «censura» al Governo, l'opposizione boccia la finanziaria. Il Premier i numeri per governare da solo non li ha mai avuti e non li avrebbe neppure adesso
NEW YORK - In Canada sta per aprirsi una nuova stagione politica. Dopo quasi quattro anni di deboli governi di minoranza, i conservatori del primo ministro Stephen Harper sono arrivati all'epilogo. L'occasione per la crisi di governo è la legge finanziaria che Harper ha presentato ieri al parlamento di Ottawa e che i tre partiti dell'opposizione non hanno intenzione di votare. In assenza di un voto di fiducia, o di una improbabile riconciliazione in extremis, l'unica alternativa sono elezioni anticipate.
Il contenuto della finanziaria non ha in verità quasi nulla a che vedere con le ragioni della sfiducia. Lunedì la commissione affari procedurali della Camera aveva votato una mozione di censura nei confronti del governo conservatore, una circostanza gravissima che non ha precedenti nella storia canadese. I conservatori di Harper sono «in contempt», hanno cioè violato il ruolo costituzionale del parlamento, nascondendo il costo di alcuni programmi di governo, dalla campagna contro il crimine, ai tagli alle tasse delle aziende, all'acquisto di una flotta di jet.
Il giorno dopo la censura gli equilibri del parlamento sono andati all'aria: i liberali e le altre due forze di opposizione, la sinistra del New Democratic Party di Jack Layton e i separatisti del Bloc Quebecois, hanno fatto in via eccezionale fronte comune e hanno staccato la spina.
E ora? In testa nei sondaggi di una decina di punti sul primo degli inseguitori, il leader liberale Michael Ignatieff, l'impopolare Harper è comunque in una posizione di grande debolezza: i numeri per governare da solo non li ha mai avuti e non li avrebbe neppure adesso.
Le elezioni, se ci saranno, si terranno nel giro di qualche settimana in un clima di grande incertezza. Tanto che persino all'ex primo ministro Jean Chretien prudono le mani: «Cosa non darei per fare questa campagna elettorale!», ha confessato al Toronto Star, scherzando su un fantapolitico ritorno alla ribalta. Chretien, mattatore della politica canadese dal 1993 al 2003, è da anni solo uno spettatore. Ma c'è chi è tornato a fare il primo ministro a 83 anni, aggiunge, «Io ne ho solo 77». Il riferimento è da libro di storia: l'ex premier britannico William Gladstone, l'idolo di Winston Churchill e la nemesi della regina Vittoria, fu rieletto per un quarto mandato nel 1880.
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