Kamikaze fa strage in chiesa di Alessandria: 21 morti
L'attacco quando i fedeli stavano uscendo dalla messa. Il Presidente egiziano Mubarak è convinto che sia opera di «mani straniere»
IL CAIRO - E' stato «probabilmente» un kamikaze a provocare la strage di ieri notte nella chiesa copta di Alessandria d'Egitto. Almeno 21 i morti, secondo l'ultimo bilancio fornito dalle autorità locali. L'attentatore suicida si è fatto esplodere su istigazione di «elementi esterni», ha riferito il ministero egiziano dell'Interno con un comunicato. Dopo i primi accertamenti sul luogo dell'attentato «è probabile che la bomba sia stata portata da un kamikaze che ha trovato la morte in mezzo agli altri», si legge nella nota del ministero che non prende in considerazione l'ipotesi di un'autobomba, inizialmente avanzata dalle autorità locali e da alcuni testimoni.
Le circostanze dell'esplosione, «in base ai metodi che predominano attualmente le attività terroristiche a livello mondiale e regionale, segnalano chiaramente che elementi esterni hanno progettato e messo in opera» l'attentato, hanno spiegato dal ministero del Cairo. Il bilancio dei feriti è salito a 79, secondo un responsabile della Sanità di Alessandria d'Egitto.
I tafferugli - Dopo l'esplosione, centinaia di cristiani furenti si sono scontrati con la polizia e i musulmani locali, lanciando pietre e scagliandosi contro la vicina moschea. Manifestanti hanno fatto irruzione nel luogo sacro, gettando i libri in strada; sul posto è accorsa la polizia che ha dovuto disperdere la folla con i gas lacrimogeni. La situazione è quindi tornata sotto controllo, ma la situazione è ancora molto tesa.
Il presidente egiziano Hosni Moubarak ha dichiarato che l'attentato» è stato opera di «mani straniere» e ha invitato «i bambini d'Egitto, copti e musulmani, a fare blocco di fronte alle forze del terrorismo e a quelli che vogliono recare danno alla sicurezza della patria, la sua stabilità e l'unità dei suoi giovani».
Il Papa «è stato informato» dell'attentato alla comunità copto-ortodossa di Alessandria d'Egitto «ed è profondamente colpito e addolorato da questi avvenimenti», ha riferito il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.