19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Giappone

Tokyo libera 14 marinai di un peschereccio cinese

L'imbarcazione aveva speronato delle motovedette giapponesi al largo di isole contese

TOKYO - Le autorità del Giappone hanno rilasciato oggi i 14 marinai cinesi arrestati il 7 settembre scorso dopo che il loro peschereccio aveva speronato due motovedette giapponesi nelle acque del Mar della Cina, vicino a un gruppo di isole contese dai due paesi. Lo ha annunciato il governo di Tokyo, precisando però che il capitano della nave resta in stato di fermo.

«Questa mattina le 14 persone sottoposte a inchiesta saranno rinviate in Cina con un aereo e anche la nave sarà trasferita», ha dichiarato il portavoce del governo giapponese, Yoshito Sengoku. Il capitano del peschereccio, Zhan Qixiong, rimarrà invece in carcere, ha aggiunto il portavoce, nonostante Pechino abbia ripetutamente chiesto il suo rilascio. «Gestiremo la vicenda come un crimine, come previsto dalla legge giapponese», ha confermato Sengoku.
Lo scorso 7 settembre il peschereccio cinese è entrato in collisione con due motovedette giapponesi al largo delle isole Senkaku (in cinese Diaoyu), a metà distanza tra Taiwan e Okinawa. Le isole sono controllate da Tokyo ma rivendicate da Pechino.