12 ottobre 2025
Aggiornato 11:00
Nuove ondate di movimenti forzati

Pakistan, l'emergenza inondazioni continua da nord a sud

Lo afferma in un comunicato l`Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati: circa 893mila case distrutte o gravemente danneggiate

ISLAMABAD - L'emergenza in Pakistan continua a peggiorare man mano che i fiumi in piena proseguono la loro corsa verso il sud del Paese, inondando nuove aree e causando nuove ondate di movimenti forzati della popolazione. Lo afferma in un comunicato l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) sottolineando come le agenzie e le autorità non riescano ancora a dare una risposta adeguata alle necessità più urgenti.

893mila case distrutte - Oggi l'Unhcr ha spedito a Quetta, nel Belucistan, una delle province più remote e povere del Pakistan, prima zona colpita dalle alluvioni, altre 32 tonnellate di teli di plastica, sapone e zanzariere. Ieri 64 tonnellate di tende, teli di plastica e altri aiuti sono stati inviati con quattro voli dal deposito dell'Unhcr di Peshawar. Gli aiuti stanno cercando di soddisfare le necessità del crescente numero di vittime delle alluvioni che si trovano in quella provincia e che attualmente sono accampate ai lati delle strade o hanno cercato riparo in scuole, stadi e altre strutture pubbliche.
Le stime più recenti parlano di circa 893mila case distrutte o gravemente danneggiate, questo significa che il problema degli alloggi resterà la priorità principale dell'attuale crisi per i mesi a venire.

L'Unhcr continua ad affrontare una difficile sfida a livello logistico, per far arrivare gli aiuti in tempo utile e gestire una crisi ancora lontana dall'essere risolta. In Balochistan la popolazione ha infatti ancora bisogno di ripari, cibo, acqua potabile e strutture igieniche/sanitarie. Le scorte dell'Unhcr stanno diminuendo rapidamente. C'è necessità di altri voli umanitari e di fondi per gestire la situazione che è ancora in piena crisi.