Love Parade, un'italiana di 21 anni tra le vittime

ROMA - E' originaria di Brescia e aveva 21 anni, la ragazza italiana morta sabato a Duisburg, dove la tradizionale Love Parade si è trasformata in una strage. La famiglia di Giulia Minola è stata avvisata nella notte dai Carabinieri di Brescia. I genitori erano già in allarme, e temevano il peggio, dati i numerosi tentativi di contattare la ragazza, invano.

BILANCIO - Il bilancio complessivo della tragedia al festival di musica tecno che si svolge ogni anno in Germania è di 19 morti e almeno 340 feriti, tra questi un'altra italiana, che però non è grave. Il quadro non è ancora definitivo: alcuni dei feriti si trovano in gravi condizioni. Tra le vittime c'è anche una cittadina italiana: lo ha confermato il capo dell'Unità di crisi della Farnesina, Fabrizio Romano, spiegando che al momento non può essere escluso il coinvolgimento di altri connazionali.

PAPA - Il Papa ha espresso cordoglio e rivolto una preghiera per le vittime di Duisburg. Dopo l'Angelus a Castel Gandolfo, Benedetto XVI ha espresso «profondo dolore» per quanto avvenuto. «Ricordo nella preghiera - ha detto - i giovani che hanno perso la vita, i feriti e i famigliari dei defunti».

LA RICOSTRUZIONE - La tragedia è scattata all'interno del tunnel della «Karl-Lehr-Strasse» che conduce all'area, già stracolma di gente, dove era in corso la festa. Da una prima ricostruzione sembra che la polizia abbia bloccato l'accesso all'area dove si svolgeva il festival in quanto già sovraffollata. Così centinaia di persone si sono trovate imbottigliate nel tunnel tra il blocco creato dagli agenti e la folla che spingeva alle loro spalle.
Secondo gli organizzatori, al momento dell'incidente nella zona del festival c'erano oltre un milione e quattrocentomila persone. Per evitare che la situazione degenerasse, le autorità hanno deciso di non interrompere la manifestazione.
Secondo alcuni testimoni, intervistati dalla televisione Ntv, all'interno del tunnel pieno di gente, numerosi giovani hanno perso i sensi e sono caduti a terra finendo calpestati da centinaia di altre persone che cercavano una via di fuga. «La gente continuava a spingere per entrare nel tunnel solo dopo dieci minuti ci si è accorti di quello che stava avvenendo e ha fatto marcia indietro», ha raccontato un altro testimone.