20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Bocciato il ricorso serbo

Sì dell'Onu al Kosovo indipendente

«La secessione non ha violato le leggi». Pristina blindata, si teme il caos Belgrado: «Non li riconoscemo»

L'AIA - Per la Corte di Giustizia Internazionale (Icj) la secessione del Kosovo dalla Serbia non viola il diritto internazionale. Il parere del massimo organo di giustizia Onu, riunito all'Aia, è stato richiesto dalla Serbia, che contava di rilanciare sulle basi di una 'bocciatura' i negoziati per una soluzione del conflitto con Pristina. Belgrado, infatti, non ha mai accettato l'indipendenza del Kosovo, dichiarata in modo unilaterale nel febbraio 2008.

Invece, il collegio di 15 giudici sembra aver optato per un nulla osta de facto della secessione, che nella lunga motivazione del parere, la cui lettura è iniziata alle ore 15 all'Aia, sarà probabilmente 'controbilanciata' da altri elementi di diritto che riguardano la sovranità di uno stato. Il presidente della Corte di Giustizia Internazionale, Hisashi Owada, ha dichiarato però che il diritto internazionale non prevede «la proibizione di dichiarazioni di indipendenza» e che «la dichiarazione di indipendenza deve essere considerata alla luce della situazione di fatto che ha portato all'indipendenza».

Un doppio punto a favore di Pristina, che ha visto fino ad ora la propria indipendenza riconosciuta da 69 Paesi. E che da oggi può sperare di aumentare sensibilmente questo numero.