29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Turchia

Padovese ucciso dal suo autista

Il Vicario apostolico trovato nella sua casa nel sud del paese era in partenza per Cipro, dove domani avrebbe dovuto accogliere Benedetto XVI

ISTANBUL - Monsignor Luigi Padovese, Vicario apostolico per l'Anatolia, è stato accoltellato a morte nella sua casa di Iskenderun, porto sul Mediterraneo nel sud della Turchia. L'attacco sarebbe stato ad opera del suo autista, nel giardino della residenza sul mare. Il presunto assassino che lavorava per l'alto prelato da oltre quattro anni è stato arrestato; è stato identificato dalla polizia come Murat A.

Padovese era in partenza per Cipro, dove domani avrebbe dovuto accogliere Benedetto XVI. Aveva 63 anni. Fu lui ad accogliere il Pontefice in Turchia, nel viaggio del 2006. E fu lui a celebrare i funerali di Don Andrea Santoro, ucciso a Trebisonda nel febbraio 2006. Il vicario apostolico in Anatolia faceva parte della delegazione che domani deve accogliere il Papa in vista del Sinodo del Medio oriente che si terrà a ottobre in Vaticano.

Il Papa è stato subito informato dell'uccisione. «Siamo sconcertati, profondamente addolorati e stupefatti», è il commento di padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, che ricorda come «la testimonianza del Vangelo, soprattutto in certe situazioni e regioni, ha un prezzo altissimo».

Simili pensieri, tra le lacrime, sono oggi di Maddalena Santoro, la sorella di Don Andrea, che rivive le tremende ore di quel febbraio 2006. «E' una notizia terribile, terribile. Non mi capacito», dice Maddalena ad Apcom. «Lo conoscevo da molto tempo, aveva celebrato i funerali di mio fratello e poi siamo rimasti in contatto. Ci siamo sentiti anche recentemente, perchè è stato in Italia da poco. È stato ucciso con la stessa dinamica di mio fratello Andrea».

Per Maddalena Santoro, dietro all'assassinio ci sono motivi religiosi. «Padovese era veramente un cristiano autentico - afferma - e questo lo manifestava e lo mostrava con la sua bontà.«