25 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Gran Bretagna

Brown si «sacrifica» per accordo Labour-Libdem

Il premier uscente «Lascio entro l'autunno». Sky News: «C'è accordo tra Cameron e Clegg». Tories: «Referendum su riforma elettorale»

LONDRA - L'annuncio di Gordon Brown, che si è detto pronto a un sacrificio politico per favorire la formazione di un governo di coalizione tra Labour e Liberaldemocratici, ha colto tutti di sorpresa. Con la decisione di lasciare il timone del partito laburista entro l'autunno, il premier ha, se possibile, complicato ancora di più il panorama politico britannico uscito dalle elezioni del 6 maggio scorso, vinte dai Tories, ma senza una maggioranza assoluta che gli permetta di formare da solo un governo.

AGO DELLA BILANCIA - Grazie alla sua decisione, Brown ha ridato peso specifico a Nick Clegg, leader Lib-Dem, che ora si ritrova come non mai ago della bilancia tra laburisti e conservatori: alleandosi con i Labour, Clegg permetterebbe al partito di Brown di ottenere uno storico quarto mandato consecutivo, mentre trovando un accordo con i Tories, porterebbe al 10 di Downing Street David Cameron, il più giovane primo ministro mai nominato nel Regno Unito, mettendo così fine a 13 anni di opposizione per i conservatori.
Brown, che potrebbe restare alla guida del partito in via transitoria, in caso di accordo con i Lib-dem, viene percepito come un ostacolo alla formazione di un governo di coalizione con il piccolo partito di centro sinistra, a causa della sua impopolarità e di contrasti personali con Clegg.
«Abbiamo avuto alcuni colloqui costruttivi» con il partito conservatore dopo le elezioni politiche in Gran Bretagna, ma non abbiamo «ancora raggiunto un accordo» ha detto il leader liberaldemocratico, aggiungendo che «è adesso responsabile intavolare negoziati con il partito laburista. Le dimissioni del primo ministro potrebbero rappresentare un importante elemento nel percorso di formazione dell'esecutivo».

REFERENDUM SULLA RIFORMA ELETTORALE - Intanto, il partito conservatore britannico ha avanzato una proposta finale ai liberal democratici - un referendum sulla riforma elettorale - nel tentativo di ottenere l'appoggio della formazione politica di Clegg.
Sul fronte interno ai Labour, David Miliband, attuale ministro degli Esteri, ha confidato agli amici di volersi candidare alla leadership del partito. La stessa tesi è sostenuta sul suo account Twitter, uno dei più importanti social network della Rete, da un giornalista dell'Evening Standard, popolare quotidiano londinese.

SKY NEWS: ACCORDO CAMERON-CLEG - David Cameron e Nick Clegg hanno raggiunto una «bozza d'accordo». Lo sostiene l'emittente tv Sky. E si profila dunque una coalizione di governo tra conservatori e liberal-democratici che prenderà le guida del Paese dopo la lunga parentesi laburista, conclusasi con la sconfitta del premier uscente Gordon Brown alle elezioni della settimana scorsa.
Dalle urne era uscito vincente lo schieramento di Cameron, che tuttavia non aveva raggiunto la maggioranza dei seggi necessari a garantire l'autonomia del proprio governo. Di conseguenza si era aperta la fase di trattativa con i lib-dem, i cui 57 seggi conquistati sono ora vitali per la nascita di un nuovo esecutivo.