16 ottobre 2024
Aggiornato 03:30
Gran Bretagna al voto

Clegg apre ai Labour: ma Brown deve farsi da parte

Il Leader dei libdem ribadisce: «Sono pronto a lavore con chiunque eccetto lui»

LONDRA - Il leader liberaldemocratico precisa la sua linea a poco più di una settimana dal voto. Nel continuo gioco di aperture e chiusure repentine, l'acrobatico Clegg parla al Guardian e torna sul tema chiave delle alleanze. Dopo aver dischiuso uno spiraglio all'ipotesi di una coalizione coi Tory, oggi Clegg torna a rivolgersi al Labour e mette in chiaro una cosa: non ho mai detto che non potrei collaborare col labour; «quel che ho detto è che non potrò mai allearmi con Gordon Brown».

Lo schema quindi sembra abbastanza chiaro. In linea di massima una coalizione laboru-libdem resta sulla carta a patto che il responsabile «dell'attuale disastro politico», dice Clegg, si faccia da parte. Per il leader liberaldemocratico, l'automatismo che affiderebbe in ogni caso al premier uscente l'incarico in prima battuta di formare il governo è «una convenzione della vecchia politica», che va superata (soprattutto, insiste, se Brown «Perderà le elezioni in modo tanto spettacolare come sembra«).

Sia come sia, Clegg è molto attento a lasciarsi tutte le porte aperte. «Ho già detto con chiarezza, con molta maggior chiarezza di Brown e Cameron, che sono disposto a lavorare con chiunque, fosse anche l'uomo della luna, a patto che sia la persona giusta per dare maggiore giustizia a questo paese».
In casa labour, d'altro canto, l'ipotesi di rinunciare a Brown non è esclusa. Ieri era stato il ministro degli interni Johnson a lasciarlo intendere, facendo anche capire di essere pronto a candidarsi al suo posto. Ma qui le cose già si fanno più complesse e oltre a Johnson le previsioni per il dopo Brown vedono in pole position anche il ministro dell'istruzione, Ed Balls, e quello degli esteri, David Miliband.