2 maggio 2024
Aggiornato 11:30
Oggi i leader contro in tv

Gb, la campagna elettorale entra nel vivo

Si tratta del primo di tre incontri, di 90 minuti, cui ogni volta parteciperanno tutti e tre gli esponenti politici

LONDRA - La campagna elettorale in Gran Bretagna entra nel vivo e vivrà oggi il suo momento clou: Gordon Brown, David Cameron e Nick Clegg, i leader dei tre principali partiti locali (Laburisti, Conservatori e Liberal-democratici) si affronteranno in uno storico dibattito televisivo. Un confronto in tv, davanti a milioni di telespettatori, che ha come suo primo obiettivo quello di convincere gli scettici, ancora in gran numero nel paese, quando mancano ormai pochi giorni alle legislative. Le elezioni sono previste per il prossimo 6 maggio.

Si tratta del primo di tre incontri, di 90 minuti, cui ogni volta parteciperanno tutti e tre gli esponenti politici, sono stati previsti per tre giovedì consecutivi, oggi, il 22 e 29 aprile, su tre emittenti televisive differenti. Il primo dibattito andrà in onda su ITV e sarà dedicato alla politica interna, il secondo su Sky News alla politica estera, l'ultimo sulla Bbc all'economia, tema chiave di queste elezioni, alle quali i Tories si presentano come favoriti, secondo i sondaggi.

Le discussioni sul formato e sulle caratteristiche di questi dibattiti sono iniziate in ottobre e sono state lunghe e complicate, con la redazione di ben 76 regole di condotta. Le domande, che non saranno comunicate in anticipo agli ospiti, saranno selezionate fra quelle poste dai telespettatori e da un pubblico in studio, selezionato in base a criteri che riflettono la composizione demografica, etnica e sociologica del paese. Vietate le repliche del pubblico, così come gli applausi.

I tre candidati a Downing Street avranno un minuto ciascuno per rispondere ad ogni domanda, non potranno interrompersi l'un l'altro, ma nel caso potrà essere deciso un dibattito «libero» di quattro minuti. L'ordine di risposta sarà estratto a sorte. Il giornalista in studio avrà un ruolo di semplice moderatore, con poco margine di manovra.