Birmania, la Giunta promulga la legge elettorale
Il Partito di Suu Kyi non ha ancora garantito la partecipazione
RANGOON - La Birmania ha annunciato il varo di un pacchetto di leggi elettorali attese da lungo tempo e che dovrebbero consentire lo svolgimento di elezioni generali, promesse dalla giunta entro la fine di quest'anno. Nessun riferimento però viene fatto alla data del voto, che sarebbe il primo appuntamento elettorale negli ultimi venti anni. Le ultime elezioni nel 1990 vennero vinte dal partito di Aung San Suu Kyi, leader della Lega nazionale per la democrazia (Lnd), ma l'esercito non aveva permesso il passaggio di poteri.
Il partito di Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace, ancora non si è impegnato a partecipare alle elezioni, poiché contesta la validità della Costituzione del 2008, che riserva all'esercito forti controlli sul governo e, soprattutto, fissa alcune clausole che impediscono la partecipazione di Aung San Suu Kyi. La dissidente, 64 anni, è stata condannata nell'agosto scorso a tre anni di reclusione e lavori forzati, pena commutata in altre 18 mesi di arresti domiciliari. Suu Kyi ha trascorso 14 degli ultimi 20 anni agli arresti.
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