19 marzo 2024
Aggiornato 04:00
Gli USA aprono ai talebani

Afghanistan, si avvicina la conferenza di Londra

Per il generale Usa McChrystal «inevitabile» una soluzione politica del conflitto

KABUL - Si avvicina la data di inizio della conferenza internazionale di Londra sull'Afghanistan e l'attenzione tanto politica che dei media torna a rivolgersi verso il paese asiatico, mentre si moltiplicano le interviste e le dichiarazioni di ministri e vertici militari dei paesi impegnati sul campo.

La conferenza, convocata per il 28 e 29 gennaio nella capitale del Regno unito, ha lo scopo di dare nuovo slancio, con fondi aggiuntivi, al sostegno internazionale per l'Afghanistan per combattere sia il rigurgito di potenza dei talebani sia, sul fronte opposto, la dilagante corruzione nel governo del presidente Hamid Karzai.

Oggi il Financial Times apre con un'intervista al generale Usa Stanley McChrystal, che giudica «inevitabile» una soluzione politica al conflitto e sdogana quindi l'interlocutore talebano; il settimanale tedesco del Spiegel titola sul «cimitero delle superpotenze», mentre il quotidiano Faz anticipa la decisione del governo di Berlino di inviare nuove forze; il New York Times dà voce alle richieste del responsabile delle Nazioni unite nel Paese, Kai Eide, affinché vengano cancellati i nomi di alcuni leader talebani dalla lista dei terroristi; e intanto a Istanbul si incontrano, in casa del premier turco Abdullah Gul, i presidenti di Afghanistan e Pakistan, Hamid Karzai e Asi Ali Zardari .

Tutti, più o meno apertamente, evocano la possibilità, di chiamare in causa le forze talebane, indicandole come interlocutori imprescindibili per mettere fine al conflitto, pur sottolineando la necessità di mantenere l'impegno militare internazionale nel Paese